Prevenzione 5.0
Il progetto Prevenzione 5.0, in continuità con quanto già realizzato nell’ambito di Prevenzione 4.0 e in linea con la strategia Europa 2020 in materia di migrazione e salute, intende potenziare i servizi e le competenze del personale sanitario e dei mediatori linguistico-culturali in materia di tutela della salute di richiedenti e titolari di protezione internazionale, inclusi i MSNA e tutte le persone migranti in condizione di vulnerabilità fisica e/o psichica, presenti nei diversi centri di accoglienza della Regione Puglia.
Attraverso lo sviluppo e il consolidamento di un modello di governance multilivello e l’attivazione di percorsi interculturali e multi-competenze di assistenza e di individuazione precoce delle vulnerabilità da parte dei Servizi Territoriali del Servizio Sanitario Nazionale, il progetto si propone di implementare gli interventi strutturati con equipe multiprofessionali e, di conseguenza, migliorare l’accesso ai servizi sanitari e la connessione con i servizi socio-sanitari territoriali di riferimento.
Tra i principali obiettivi, Prevenzione 5.0 vi è l’incremento della qualità dei servizi socio-sanitari attraverso una costante mappatura dei bisogni, rafforzare la governance multilivello e multistakeholder in ambito socio-sanitario, sviluppare un approccio di medicina di prossimità, favorire l’accesso e la fruizione dei servizi sanitari attraverso interventi di mediazione, sperimentare un servizio per le dimissioni protette in chiave interculturale, valorizzare i dispositivi di telemedicina, migliorare le competenze interculturali e rafforzare i percorsi di specializzazione attraverso formazioni qualificate, costruire una capillare campagna di comunicazione per facilitare l’accesso al sistema sanitario regionale.
Il progetto, sostenuto dal Programma FAMI 2021-2027 (Fondo asilo migrazione e integrazione), è promosso da Regione Puglia con il seguente partenariato: AReSS, Azienda Ospedaliero Universitaria Bari, Azienda Ospedaliero Universitaria Foggia, CUAMM - Medici con l'Africa, Consorzio Nova. Oltre ai partner di progetto sono coinvolte le ASL territoriali, le Prefetture U.T.G., l’ANCI Puglia, le organizzazioni del terzo settore impegnate sul tema della tutela della salute dell’inclusione e della partecipazione dei cittadini stranieri.
Il progetto si rivolge ai richiedenti e titolari di protezione internazionale, inclusi i minori, in condizione di vulnerabilità fisica e/o psichica e portatori di bisogno di assistenza sanitaria specifica, ospitati nei diversi centri di accoglienza della Regione Puglia.