Centro Funzionale Decentrato (CFD)
Il Centro Funzionale Decentrato (CFD), incardinato nella Sezione Protezione Civile della Regione Puglia, è stato istituito con DGR n. 2217 del 23/12/2003 ed è stato dichiarato attivo con DGR n. 2181 del 26/11/2013, recependo la Direttiva PCM del 27/02/2004 e la Legge n. 100 del 12 luglio 2012 recante “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile”. Con DGR n. 1571 del 03/10/2017 la Regione Puglia ha aggiornato le procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile definendo i compiti ed i ruoli di ogni componente.
Il CFD Puglia svolge la propria attività di valutazione idrogeologica ed idraulica in autonomia, a seguito delle valutazioni meteo elaborate dal Centro Funzionale Centrale, ed è organizzato in tre aree funzionali:
Area: area di raccolta, concentrazione, elaborazione, archiviazione e validazione dei dati rilevati sul territorio regionale attraverso la rete meteo-idro-pluviometrica di monitoraggio, anche in tempo reale
Attività: attività dell’ex Ufficio Idrografico e Mareografico di Bari così come riportate all’art. 22 del D.P.R. n°85 del 24 gennaio 1991
Area: area di interpretazione e utilizzo integrato dei dati in tempo reale rilevati dalla rete meteo-idro-pluviometrica e delle informazioni prodotte dai modelli previsionali
Attività: attività di valutazione, in termini di criticità idrogeologica e idraulica, degli effetti al suolo associati ad eventi potenzialmente pericolosi per la popolazione e i beni
Area: area di gestione del sistema di scambio informativo
Attività: interscambio dei dati di tipo strumentale, di previsione degli effetti al suolo, di gestione della messaggistica e/o di informazioni provenienti dal territorio, anche in forma grafica, tra Centro Funzionale Decentrato, Sala Operativa integrata Regionale e Centro Funzionale Centrale
Il Centro Funzionale Decentrato è quotidianamente presidiato, nella fascia oraria 08:00-20:00, da personale preposto alle attività di controllo della rete in telemisura, di monitoraggio degli eventi, di valutazione della criticità e di allertamento del Sistema di Protezione Civile. In caso di criticità il personale si attiva per proseguire H24 il presidio (in ottemperanza alle indicazioni operative trasmesse dal Capo Dipartimento alle Regioni e Province Autonome – nota prot. n. RIA/7117 del 10 febbraio 2016 – “Metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile”).