Tumore alla colecisti, pubblicato studio dell’Irccs De Bellis
Interrompere la comunicazione tra cellule, per rallentare la progressione del tumore della colecisti, o colangiocarcinoma.
È il risultato di uno studio dell’Istituto Nazionale di Gastroenterologia Saverio De Bellis di Castellana Grotte, pubblicato di recente dal Journal of Experimental & Clinical Cancer Research.
Il colangiocarcinoma è un tumore raro, la cui diagnosi è spesso tardiva: i sintomi, quando presenti, indicano infatti una malattia già avanzata, con limitate possibilità chirurgiche. La chemioterapia spesso risulta inefficace e altri farmaci “mirati” posso essere usati solo nel 10% dei casi, in base alle caratteristiche molecolari del tumore. Oggi meno del 10% dei pazienti sopravvive a 5 anni dalla comparsa della malattia.
I ricercatori pugliesi sono impegnati da anni su questo fronte grazie a diversi progetti sostenuti dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. In questa pubblicazione si sono soffermati sulla complessa interazione tra le cellule epiteliali del tumore e le contigue cellule fibroblastiche non tumorali: un dialogo che sembra all’origine dell’aggressività di questa neoplasia e si configura come un possibile nuovo bersaglio terapeutico, aprendo la strada a strategie inedite per la cura dei pazienti.
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Pubblicato il 13 dicembre 2024