Arriva il CUG e cambiano le regole per gli organismi di parità nella PA
Con l'approvazione l'11 giugno 2001 della Direttiva "Linee guida per il funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" cambiano le regole per gli organismi di parità costituiti nei luoghi di lavoro pubblici.
Si chiamerà Comitato Unico di Garanzia (CUG) il nuovo organismo che accorpa le competenze dei Comitati Pari Opportunità e dei Comitati antimobbing con l'obiettivo di razionalizzare l'organizzazione e di rendere più incisiva l'azione contro le discriminazioni sul luogo di lavoro, anche attraverso una semplificazione delle procedure e la riduzione dei costi di gestione.
Il CUG, infatti, dovrà operare per l'attuazione nel lavoro pubblico della parità e pari opportunità di genere, attraverso un rafforzamento della tutela di lavoratori e lavoratrici e per garantire l'assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica di discriminazione diretta e indiretta. Il CUG dovrà porre attenzione anche alle discriminazioni che possono derivare dall'età, dall'orientamento sessuale, dall'origine etnica, dalla disabilità, dalla religione, dalla lingua.
Questo nell'ottica di garantire, oltre all'attenzione nei confronti delle discriminazioni di genere, un ampliamento della tutela ad altri fattori di discriminazione previsto dai compiti assegnati dall'UE al "datore di lavoro".
L'attenzione è mirata, inoltre, al benessere organizzativo, ai principi di pari opportunità e al contrasto verso ogni forma di discriminazione, di violenza morale o psichica, quali elementi imprescindibili per favorire l'ottimizzazione della produttività e per migliorare l'efficienza delle prestazioni lavorative.
Al CUG sono assegnati compiti propositivi che vanno dalla predisposizione dei piani di azione positiva per favorire l'uguaglianza sostanziale tra donne e uomini nel lavoro, alla promozione di politiche di conciliazione vita privata/lavoro. Il CUG potrà promuovere anche azioni finalizzate al benessere lavorativo, indagini, codici etici e di condotta volti a prevenire le situazioni di discriminazione e a verificarne i risultati.
Rispetto agli obiettivi e ai compiti della pubblica amministrazione, al CUG sono assegnati compiti consultivi nell'ambito, ad esempio, della formazione di piani formativi RIVOLTI a tutti i lavoratori e le lavoratrici e l'aggiornamento continuo delle figure dirigenziali volti promuovere la cultura di parità e del rispetto della dignità della persona nel contesto lavorativo.
Infine al CUG sono attribuiti anche compiti di verifica sul raggiungimento degli obietti previsti dai piani di azione positiva adottati e delle azioni di promozione del benessere organizzativo e di prevenzione del disagio lavorativo.
La Direttiva specifica, inoltre, rapporti e collaborazioni che il CUG potrà avviare in ambito territoriale e a livello nazionale, in particolare con le Consigliere di Parità e l'UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Pubblicato il 16 febbraio 2018