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Terra d'Otranto DOP

La Denominazione di Origine Protetta “Terra d’Otranto” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo Cellina di Nardò e Ogliarola (localmente denominata Ogliarola Leccese o Salentina) per almeno il 60%. Possono, altresì concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 40%.

La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva “Terra d’Otranto” comprende l’intero territorio della provincia di Lecce e alcuni territori della provincia di Taranto e di Brindisi.

Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti, destinati alla produzione dell’olio extra
vergine di oliva, i cui terreni appartengono alle terre brune o rosse, spesso presenti in lembi alternati, poggianti su rocce calcaree, sono quelle tradizionali e caratteristiche della zona, atte a conferire alle olive e all’olio derivato le caratteristiche qualitative che lo contraddistinguono.

L’olio extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta “Terra d’Otranto” si caratterizza per un colore verde o giallo con leggeri riflessi verdi, un odore e un sapore di fruttato medio di oliva al giusto grado di maturazione e media o leggera sensazione di piccante e di amaro a seconda dell’epoca di raccolta. Inoltre, a seconda dell’epoca di raccolta e della prevalenza varietale, il fruttato si integra con le sensazioni di foglia di olivo, erba appena sfalciata, cardo/carciofo/cicoria per l’Ogliarola, oppure pomodoro/frutta di bosco per la Cellina.

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Registrazione
21/03/1998
icona classe prodotto
Classe
Classe 1.5 Oli e grassi
Organismo produttore

CONSORZIO TUTELA OLIO DOP TERRA D’OTRANTO
dopolioterradotranto@gmail.com

Organismo controllo

CCIAA DI LECCE
Viale Gallipoli, 39 Lecce (LE)

Documenti

  • Con il DM prot. uscita n.0447256 del 20/09/2022 il MIPAAF ha provveduto alla pubblicazione della modifica temporanea del disciplinare, richiesta dal Consorzio olio D.O.P. “Terra d’Otranto”, motivata dalla diffusione del batterio della c.d. Xylella Fastidiosa che ha fortemente colpito la produzione olivicola-olearia della Puglia e in particolare del Salento

Pubblicato il 26 maggio 2022