Il Centro Dialisi in Uganda sta diventando realtà
Giunte all’Ospedale di Mbarara le macchine per la dialisi
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La ricorrenza della Giornata Mondiale del Rene 2022, giovedì 10 marzo, segna una tappa senza precedenti: 5 monitor e una macchina per l’osmosi sono stati recapitati all’Ospedale Universitario di Mbarara (al confine con il Rwanda, a circa 280 chilometri dalla capitale ugandese Kampala).
Partita lo scorso 21 ottobre 2021 dal porto di La Spezia, trasportata a Mbarara grazie alla ONG Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, la fornitura delle attrezzature per la dialisi rientra nel progetto di cooperazione “Potenziamento del Centro Dialisi presso l’Ospedale Universitario di Mbarara, Uganda”, sostenuto dalla Regione Puglia.
Obiettivo dichiarato: supportare le attività dell’Ospedale Universitario di Mbarara, con riguardo ai pazienti che richiedono una diagnosi renale, trattamento farmacologico e/o dialisi in condizioni croniche o acute. Difatti, l’Uganda, con una popolazione pari a 42 milioni ed un’aspettativa di vita media pari a 58,5 anni, presenta gravi carenze nel settore sanitario, in particolare in ambito nefrologico con solo due centri dialisi pubblici, uno a Kampala ed uno a Mbarara, riattivato con questa missione.
I soggetti promotori sono l'Azienda Ospedaliero - Universitaria "Policlinico Riuniti" di Foggia, capofila del progetto, la Scuola di Medicina dell’Università di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Consorziale Policlinico” di Bari – Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, la Provincia dei Frati Minori di San Francesco in Africa e l’Associazione Meridians Onlus. “Sono onorato di apprendere questa bellissima notizia” - ha dichiarato il Dott. Giuseppe Pasqualone, Commissario Straordinario dell'Azienda Ospedaliera - Universitaria "Policlinico Riuniti" di Foggia.
Il progetto, avviato ad aprile 2019 dall’allora Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Dott. Vitangelo Dattoli con il coordinamento a livello scientifico del Prof. Loreto Gesualdo e a livello tecnico-amministrativo del Dott. Domenico Zonno, cofinanziato dalla Regione Puglia (ex Coordinamento Politiche Internazionali/Sezione Relazioni Internazionali), nell’ambito dell'Avviso pubblico 2018 ai sensi della L.R. n. 20/2003 “Partenariato per la Cooperazione”, si articola in due linee di attività: da una parte, il potenziamento del Centro Dialisi e la realizzazione di un Laboratorio di Immunopatologia Renale, dall’altra la formazione del personale tecnico e medico ugandese tramite un periodo di formazione che si è tenuto presso il Policlinico di Bari.
Dopo l’arrivo delle apparecchiature, grande soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale dell’Ospedale di Mbarara, Dott. Celestine Barigye e dalla Dott.ssa Rose Muhindo, nefrologa e coordinatrice del progetto presso l’Ospedale di Mbarara: “Questa mattina vedremo il funzionamento di cinque macchine Fresenius per l’emodialisi, con incluso un impianto per il trattamento dell’acqua di dialisi. Vi saremo eternamente grati e sappiamo che tutto questo ci sarà utile per molto tempo per provvedere la terapia della dialisi a molti pazienti. Siamo davvero entusiasti e vi assicuriamo che faremo molta strada grazie a questi macchinari”.
Il Prof. Gesualdo ha sottolineato che «purtroppo la grave carenza di Centri Dialisi in Uganda è causa di una alta mortalità per patologie che da noi in Italia sono facilmente curabili. Si pensi che in Puglia con una popolazione di 4 milioni esistono 73 Centri Dialisi mentre in Uganda con una popolazione di 40 milioni di abitanti esistono solo 3 centri dialisi e solo 7 nefrologi. La mancanza di un Centro Dialisi nel sud dell’Uganda causa la morte di tutti i soggetti affetti da insufficienza renale acuta e cronica che richiedono un trattamento sostitutivo. Considerata l’estrema povertà della popolazione ugandese, è di facile intuizione come la realizzazione di un Centro Dialisi a Mbarara consentirà di salvare molte vite umane. Si prevede di poter salvare circa 2.000 pazienti l’anno richiedenti una diagnosi, un trattamento farmacologico o dialitico in condizioni acute o croniche».
“Questa missione aggiunge un nuovo capitolo all’azione di adozione territoriale intrapresa negli ultimi anni da numerose associazioni pugliesi verso il territorio ugandese” – ha precisato il Project Manager Dott. Domenico Zonno. Il Progetto, avviato unitamente a Frà Carmelo Giannone e ai Frati Minori di San Francesco in Africa, rientra all’interno dell’azione di adozione territoriale ‘Puglia Village in Uganda’, che ha visto negli ultimi anni diverse associazioni pugliesi attive a supporto al territorio e alla popolazione ugandese dell’area di Rushooka-Rwentobo, dove è nato un piccolo insediamento all'interno del quale sono già attive una Scuola Professionale chiamata proprio Puglia e una Chiesa.
Un messaggio concreto e diretto che arriva dalla Puglia, un territorio che riscopre la sua vocazione all’incontro e alla cooperazione con popoli e culture geograficamente distanti e umanamente tanto vicine.
Al seguente link è possibile consultare la Scheda Progetto.
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Pubblicato il 10 marzo 2022