Umanizzare le cure prevenendo la caduta dei capelli: in consegna i caschi per le donne in trattamento chemioterapico

11 sistemi refrigeranti e 55 caschi completi in arrivo: i dispositivi acquistati dalla ASL Bari su mandato della Regione Puglia-Assessorato al Welfare, per uno stanziamento di 500mila euro, andranno a potenziare la dotazione dei Centri oncologici della Puglia

Grazie ai nuovi sistemi refrigeranti per la riduzione degli effetti dell’alopecia, la cui consegna è cominciata in data 21 settembre nell’Oncologia dell’Ospedale San Paolo di Bari, saranno potenziate otto tra Breast Unit e unità operative di Oncologia regionali, che raddoppieranno la dotazione passando da 18 postazioni ad un totale di 40.

Il programma di consegna prevede che, oltre alle due apparecchiature consegnate al San Paolo,  ne saranno recapitate altre al Policlinico di Bari, all’IRCCS Oncologico di Bari, all’Ospedale “Miulli” di Acquaviva e al “Di Miccoli” di Barletta. Ad ottobre, arriveranno a destinazione ulteriori apparecchiature all’IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Riuniti” di Foggia, per un totale di 11 sistemi refrigeranti, ognuno dei quali dotato di 2 postazioni utilizzabili simultaneamente e 5 calotte in diverse taglie (per un totale di 55).

La costante collaborazione tra Assessorato al Welfare e Assessorato alla Salute ha portato a questo importante risultato: offrire ai pazienti, nella maggioranza donne, affetti da carcinoma della mammella ausili fondamentali nel limitare la caduta dei capelli causata dalla chemioterapia e quindi possibilità di sollievo fisico e psicologico. 

La ricognizione effettuata ha tenuto conto di una serie di criteri, oltre al fabbisogno espresso da ogni Breast Unit, finalizzati all’identificazione dei centri ad alto volume e ad alta esperienza nel campo del tumore della mammella, con una maggiore considerazione per il volume di attività chirurgica delle singole strutture, garantendo così una dotazione minima di 1 sistema refrigerante ad ogni servizio, con priorità per i centri sinora privi di dispositivi. Parallelamente, la ASL Bari ha previsto l’organizzazione di corsi di formazione per le unità infermieristiche identificate dalle strutture beneficiarie, in modo da garantire l’utilizzo dei dispositivi secondo i migliori standard di qualità, efficacia e sicurezza.
 
Caratteristiche tecniche del dispositivo

Il dispositivo è costituito da due parti: una unità di raffreddamento termoelettrico con controllo della temperatura del liquido refrigerante e il casco, composto, a sua volta, da una calotta che aderisce al cuoio capelluto, riutilizzabile dopo la sterilizzazione, e una cuffia, posta al di sopra della calotta regolabile che conserva il raffreddamento isolando la calotta dall’ambiente esterno. Il casco refrigerante è quindi riutilizzabile, mentre le cuffie sono monouso, ad uso esclusivo nominale della paziente. Ogni apparecchiatura è completa di accessori e materiali consumabili e dispone di 5 cuffie complete in tre diverse taglie. Ogni apparecchio, inoltre, consente di trattare due pazienti in contemporanea in modo totalmente indipendente, in quanto il trattamento viene regolato da un software “sdoppiato” comandato tramite il display totalmente “touch-screen” situato sulla parte frontale anteriore.
 
Per quali casi è indicato l’uso dei caschi

La perdita dei capelli (alopecia) è un effetto collaterale molto comune della chemioterapia e ha un forte impatto psicologico, specialmente per le donne. L’entità della perdita dei capelli dipende da tipo, dose e modi di somministrazione dei farmaci chemioterapici. Diversi studi hanno dimostrato che inducendo ipotermia a livello del cuoio capelluto (circa 17°-18° C) si riduce la perdita dei capelli indotta dal trattamento, in quanto il freddo riduce il flusso sanguigno diretto ai follicoli piliferi, ostacolando l’arrivo del chemioterapico. La bassa temperatura, inoltre, blocca i processi biochimici, rendendo il capello meno sensibile ai danni della chemioterapia.
Il successo del trattamento è influenzato da diversi fattori. Perché l’ipotermia sia efficace, è necessario indurla almeno mezz’ora prima dell’inizio della somministrazione del farmaco, per tutto il tempo dell’infusione e anche 1-2 ore dopo la fine della terapia, è necessario il corretto posizionamento del dispositivo e contano il tipo di capello e le condizioni della capigliatura all’inizio del trattamento.

Pubblicato il 22 settembre 2023