Avviso pubblico “Renaissance" - FAQ
“RENAISSANCE” - AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI PROGETTI DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’AUTOIMPRENDITORIALITA’ O ALLA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE PER PERSONE A RISCHIO DI DISCRIMINAZIONE
E’ possibile includere nel partenariato più enti del Terzo settore?
Nel partenariato deve essere individuato un unico ente del terzo settore che abbia la più ampia esperienza possibile (che sarà valutata secondo quanto stabilito al paragrafo 7.2 dell’Avviso).
Nel caso in cui, in fase di implementazione del progetto, a seguito della selezione, siano individuati destinatari con particolari esigenze che non rientrano nell’esperienza dell’ETS individuato, si può integrare l’apporto specialistico di un diverso ETS.
In relazione al Bando in oggetto, nel paragrafo destinatari, viene individuato un elenco di soggetti a rischio di discriminazione sottolineando che lo stesso è esclusivamente a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Si potrebbe prevedere, tra i destinatari, non solo soggetti che sono stati direttamente oggetto di discriminazione ma anche coloro che di riflesso vivono situazioni di esclusione e discriminazione come ad esempio le mogli di detenuti?
Sì, sono ammessi tutti i soggetti a rischio di discriminazione.
E’ possibile ricorrere all' apporto specialistico di un'agenzia per il lavoro?
No.
Il partner può essere un ETS diverso da ODV o APS o Fondazione (quale ad esempio una Associazione)?
L’ETS partner può essere una qualsiasi organizzazione rientrante nella definizione dell’art. 4 del Codice del terzo settore (D.Lgs. 117 del 3 luglio 2017)
Nell'Allegato 5 devono essere compilati i punti dall'1 al 4 anche per un ETS diverso da ODV o APS o Fondazione?
Sì, specificando la tipologia di Ente
Il partner può essere una ETS che non è ancora iscritto nel RUNTS?
Per la partecipazione al bando non è obbligatoria l’iscrizione al RUNTS.
Un ETS può partecipare a più progetti con il medesimo ente di formazione, oppure può aderire a più proposte progettuali con diversi enti di formazione?
Sì, un ETS può partecipare a più progetti con il medesimo ente di formazione che presenti progetti per diverse provincie oppure può aderire a diverse proposte con diversi enti di formazione.
L’ETS deve avere sede legale o operativa nella medesima provincia in cui si realizzerà il progetto?
L’ETS (Partner) deve avere almeno una sede operativa ubicata nel territorio Pugliese alla data di sottoscrizione dell’Atto Unilaterale d’Obbligo.
Il proponente, invece, deve avere una sede formativa accreditata in ogni provincia per la quale presenterà la proposta alla data di sottoscrizione dell’Atto Unilaterale d’Obbligo
Si tratta di un Avviso a sportello?
La selezione delle proposte progettuali avverrà attraverso la procedura a graduatoria con l’attribuzione del punteggio secondo lo schema riportato al punto 7.2
In riferimento all'attività
1.Sostegno all’autoimprenditorialità e/o autoimpiego individuale (16 ore)
2.Sostegno all’autoimprenditorialità e/o autoimpiego individualizzato (56 ore)
Non è chiaro se le due attività (una individuale e l'altra per max 3 persone) devono trattare gli stessi contenuti, la prima in modalità teorica e la seconda in project work?
Il sostegno individuale è dedicato ad una persona, quello individualizzato è destinato anche a più persone (max 3). E’ facoltà dell’ente formativo declinare la tipologia di attività.
Un Organismo di formazione accreditato che risulta contemporaneamente soddisfare il requisito Ente del Terzo Settore in possesso di esperienza nei fenomeni discriminatori, può nell’ambito dello stesso progetto svolgere entrambi i ruoli, senza pertanto ricorrere ad un Ente del Terzo Settore esterno?
Non è prevista questa possibilità. Il progetto prevede la collaborazione di due enti distinti.
Un Organismo di formazione accreditato che risulta contemporaneamente soddisfare il requisito Ente del Terzo Settore in possesso di esperienza nei fenomeni discriminatori, può nella stessa provincia risultare soggetto attuatore del progetto A e partner per l’apporto specialistico per il progetto B?
Sì.
Nell’Avviso Pubblico al par. 3 si dice che “nel caso di progettualità destinata a donne vittime di violenza l’attività di assessment potrà essere svolta del soggetto titolare e/o gestore del Centro Antiviolenza ex art. 107 del Reg. Regionale n. 4/2007, regolarmente autorizzato al funzionamento ed iscritto nei registri ex art. 53 della Legge Regionale n. 19/2006, che ha in carico la/e vittima/e.”
D’altro canto al par. 4 si scrive che “La tipologia di partecipanti dovrà essere eterogenea non aprioristicamente identificata con uno dei precedenti cluster riportati, anche al fine di promuovere la contaminazione tra contesti esperienziali differenziati dei partecipanti che andranno a comporre la platea dei destinatari.”
Le 2 affermazioni sembrano in contrasto, dal momento che se si individua ad esempio un CAV come partner per l’apporto specialistico è del tutto evidente che i soggetti destinatari dovranno essere individuati tra donne vittime di violenza. Pertanto, il progetto dovrebbe essere indirizzato sin dalla fase di redazione verso quel target specifico, dal momento che il CAV non possiede una esperienza specifica nel caso di detenuti, disabili, anziani ecc. Si richiede quindi un chiarimento in merito.
Nel partenariato deve essere individuato un unico ente del terzo settore che abbia la più ampia esperienza possibile (che sarà valutata secondo quanto stabilito al paragrafo 7.2 dell’Avviso) poiché la tipologia dei partecipanti non deve essere aprioristicamente identificata.
Nel caso in cui, in fase di implementazione del progetto, a seguito della selezione, siano individuate come partecipanti donne vittime di violenza, in aggiunta all’ETS proposto in fase progettuale si potrà ricorrere all’apporto specialistico del CAV.
Approfondisci su POR: Renaissance - Selezione di progetti di accompagnamento all’autoimprenditorialità o alla creazione di nuove imprese per persone a rischio di discriminazione
Pubblicato il 06 settembre 2022