Secondo richiamo (quarta dose) per le persone dai 60 anni in su e fragili dai 12 anni
Tenendo conto dell'attuale aumento della circolazione del virus e della raccomandazione delle Autorità europee e nazionali, la Regione Puglia ha aggiornato le indicazioni operative per la somministrazione del secondo richiamo di vaccino anti-Covid (cosiddetta quarta dose o second booster) per alcune categorie di persone.
Chi
Il secondo richiamo è raccomandato alle persone:
- dai 60 anni in su
- con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni in su
In ogni caso, la somministrazione può avvenire dopo almeno 120 giorni (quattro mesi) dalla prima dose di richiamo o, in caso di infezione successiva al richiamo, dalla data del primo test positivo.
Come
Al momento è consentito l'accesso libero senza prenotazione presso una delle sedi vaccinali già attive sul territorio. Sono in fase di organizzazione le altre modalità:
- open day per fasce d'età
- accessi con prenotazione presso i Punti vaccinali
- tramite medico di medicina generale o pediatra di libera scelta
- chiamata attiva da parte dei Centri/Nodi delle Reti di patologia e della Rete delle malattie rare
- con prenotazione online
Informazioni per chi ha contratto il Covid
- Persone non vaccinate: sarà somministrata un’unica dose di vaccino dopo almeno 3 mesi dalla positività, preferibilmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione
- Persone che hanno contratto il Covid tra la prima e la seconda dose di vaccino:
- se contratta entro 14 giorni dalla prima dose, verrà somministrata una seconda dose entro 6 mesi (180 giorni) dal primo test positivo. Dopo 5 mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale così completato è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster)
- se contratta dopo 14 giorni dalla prima dose, il ciclo vaccinale si intende completato
- Persone che hanno contratto il Covid dopo un ciclo primario completo: è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) dopo almeno 4 mesi (120 giorni)
- Persone che hanno confermato il Covid con un test rapido autosomministrato: mancando la registrazione del caso accertato, i medici vaccinatori devono attentamente valutare la situazione, acquisendo, ove opportuno, l’autodichiarazione circa l’assenza di pregresse infezioni da Covid-19 e di guarigione in un periodo non inferiore a 120 giorni dalla prevista vaccinazione.
Pubblicato il 12 luglio 2022