Misure per l'ingresso in Italia dal 1° marzo
Dal 1°marzo l’ingresso in Italia da Paesi esteri è consentito presentando:
- modulo digitale di localizzazione del passeggero (PLF) in forma digitale o cartacea
- Certificazione verde Covid-19 (certificato di vaccinazione, guarigione o test molecolare o antigenico negativo) o altra certificazione di vaccinazione riconosciuta come equivalente.
In assenza di PLF e Certificazione verde (Green pass), si è tenuti a rispettare una quarantena di 5 giorni con test molecolare o antigenico rapido al termine del periodo.
Gli spostamenti da e per la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano non sono soggetti a limitazioni.
Sono dunque aboliti gli elenchi di Paesi (A, B, C, D, E) e le norme relative ai corridoi turistici Covid free.
Vaccini equivalenti
Sono considerati equivalenti ai vaccini previsti dal Piano nazionale:
- vaccini riconosciuti da EMA – Agenzia Europea per i Medicinali (vedi Allegato n. 1 alla Circolare)
- Covishield (Serum Institute of India), prodotto su licenza di AstraZeneca
- R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca
- Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.
Certificazioni per accedere ai servizi per cui è richiesto il Green pass
I cittadini italiani (anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi, anche se non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), e tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero con vaccini equivalenti o che sono guariti all’estero da Covid-19, possono richiedere alle ASL di competenza territoriale il rilascio del Green Pass.
I cittadini stranieri vaccinati all’estero con i vaccini equivalenti hanno diritto ad accedere a tutti i luoghi e servizi per i quali è richiesto il Green Pass. Le certificazioni sul vaccino sono equivalenti al Green pass se contengono: dati identificativi del titolare, dati relativi al vaccino, data di somministrazione del vaccino, dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato. Devono essere redatte in italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco oppure essere accompagnate da una traduzione giurata.
Pubblicato il 01 marzo 2022