Emicranea, la Fondazione Onda premia i percorsi dedicati della rete Asl Bari
È la terza patologia più frequente al mondo, la seconda più disabilitante, ma nonostante questi numeri l’emicrania è una malattia spesso sottovalutata, forse perché confusa con i comuni mal di testa. La rete Asl Bari è attiva nella diagnosi, cura e prevenzione della patologia con i suoi sei ambulatori dedicati che effettuano mediamente milleseicento prestazioni all’anno. Un lavoro importante che ha permesso a quattro centri baresi di ottenere un riconoscimento dalla Fondazione Onda.
Onda è un osservatorio nazionale specializzato su tematiche riguardanti la salute femminile e ha avviato da tempo un progetto di sensibilizzazione sull’emicrania, informando correttamente sulla patologia, sulle sue caratteristiche cliniche e sul suo impatto sulla vita dei pazienti. Che sono per lo più donne. L’emicrania è considerata una malattia di genere poiché, appunto, colpisce in prevalenza le donne, con un’incidenza tre volte maggiore rispetto agli uomini, come attesta anche l’Organizzazione mondiale della sanità.
Quattro dei sei ambulatori della rete Asl Bari dedicati alla patologia sono stati inseriti dalla Fondazione nella mappa nazionale dei centri che prevedono percorsi femminili dedicati, creata all’interno della campagna di sensibilizzazione “Emicrania, una malattia al femminile”. I centri garantiscono percorsi completi di diagnosi, cura e prevenzione, impiegando le terapie classiche di profilassi e, in alcuni casi, terapie avanzate come le infiltrazioni botuliniche e gli anticorpi monoclonali.
Si tratta dell’Ospedale San Paolo di Bari diretto dal Salvatore Misceo; l’ambulatorio cefalee dell’Ospedale Di Venere, diretto dalla dottoressa Olimpia Di Fruscolo; il centro dell’Ospedale della Murgia, con le dottoresse Maria Eusapia Liuni e Mafalda Carnicelli; l’ambulatorio multidisciplinare per le cefalee del Presidio territoriale di assistenza di Noci, di cui è responsabile il dottor Antonello D’Attoma.
Della rete barese fanno parte anche l’Ambulatorio cefalee dell’Ospedale di Monopoli, diretto dal dottor Donato Nuzzolillo, e quello del presidio “Don Tonino Bello” di Molfetta, di cui è responsabile il dottor Cosimo Ciannamea.
Emicranea, cefalee e mal di testa: le differenza
Cefalee, mal di testa, emicranea. Tre termini strettamente collegati, ma che non sono tutti sinonimi. I primi due indicano qualsiasi dolore alla testa, mentre con emicrania si intende un particolare tipo di cefalea. La letteratura individua più di 100 tipologie diverse di cefelaee, dividendole in due categorie: primarie, cioè non connesse a altre patologie; secondarie, che compaiono come conseguenza di qualche altro problema. L’emicrania è la forma più importante perché invalidante.
La convivenza con la patologia porta inoltre a un abbassamento della qualità della vita. Gli attacchi acuti delle crisi cefalgiche intaccano il mantenimento delle relazioni sociali. Chi ne soffre vive la propria vita in attesa della nuova crisi, innescando un meccanismo che può condurre a uno stato depressivo.
Pubblicato il 01 dicembre 2022