Diritto al voto in quarantena, isolamento fiduciario e trattamento domiciliare
Il diritto al voto è garantito alle persone in quarantena, in isolamento fiduciario e in trattamento domiciliare.
Chi
- Quarantena: contatti stretti ovvero persone esposte a SARS-CoV-2 ma asintomatiche e senza conferma di positività per il patogeno virale, nonché soggetti provenienti da aree a rischio per i quali le vigenti disposizioni prevedono l’obbligo di quarantena.
- Isolamento fiduciario: persone sintomatiche per le quali non vi è accertamento di positività al SARS-CoV-2 oppure persone positive al SARS-CoV-2 che non necessitano di alcun trattamento (contagiati asintomatici o paucisintomatici)
- Trattamento domiciliare: soggetti positivi sintomatici in trattamento per infezione da SARS-CoV-2.
Come fare richiesta
Chi non può recarsi al seggio deve inviare al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto, con modalità individuate dall’ente:
- una dichiarazione che riporti la volontà di esprimere il voto a domicilio e l’indirizzo completo del domicilio o del luogo in cui si svolge l'isolamento
- un certificato rilasciato dal funzionario medico, designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, nei 14 giorni antecedenti la votazione (non prima), che attesti l’esistenza delle condizioni sopra indicate.
Come votare
- Le persone ricoverate negli ospedali Covid possono votare per il tramite dei seggi speciali istituiti nelle strutture
- Chi richiede di votare a domicilio riceve a casa il seggio speciale composto da due scrutatori adeguatamente formati e protetti
- Per votare occorre indossare la mascherina chirurgica
- Dopo la votazione la scheda viene depositata in un'apposita busta per ciascuna consultazione elettorale
- Le matite devono essere sanificate dopo ciascuna operazione di voto.
Pubblicato il 18 settembre 2020