Deroga per gli operatori sanitari con titolo di studio estero non riconosciuto, il chiarimento della Regione
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Solo gli operatori sanitari con titolo di studio estero non riconosciuto che lavorano in enti e aziende del Servizio sanitario regionale o in strutture private accreditate devono necessariamente presentare un’istanza alla Regione per regolarizzare la propria posizione. Per l’attività negli altri tipi di strutture invece, non è necessaria preventiva comunicazione.
Lo chiarisce il dipartimento Promozione della salute e del benessere animale della Regione Puglia con una circolare riguardante i professionisti con titoli conseguiti in paesi Ue o extra Ue reclutati temporaneamente, con deroga sulla normativa vigente.
I lavoratori interessati dovranno inviare tramite Pec all’indirizzo risorseumaneaziendesanitarie@pec.rupar.puglia.it
- copia del documento d’identità
- copia dell’iscrizione all’ordine albo professionale del Paese di provenienza, accompagnato dalla traduzione giurata
- istanza con copia del titolo di studio, accompagnato dalla traduzione giurata.
La deroga è stata introdotta dal Decreto legge n. 18 del 2020 in seguito all’emergenza Covid-19 per fronteggiare la carenza di personale sanitario. La normativa è stata ampliata e prorogata più volte dal legislatore. La nota del Dipartimento riepiloga i passaggi legislativi, precisando che al momento la materia è regolata dall’articolo 6-bis del Decreto legge n.105 del 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 126 del 2021, e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2023.
La legge consente il reclutamento di operatori in possesso di lauree o altri titoli esteri, anche se non riconosciuti dallo Stato italiano, da parte delle strutture sanitarie.
La circolare chiarisce dunque che soltanto chi lavora in strutture pubbliche o private accreditate deve regolarizzare la propria posizione. Chi è già in possesso del provvedimento regionale di riconoscimento del titolo, invece, può continuare a operare fino al 31 dicembre, come previsto dalla normativa vigente.
Approfondisci consultando la circolare in allegato.
Pubblicato il 14 luglio 2023