Chemioterapia, in arrivo nuovi dispositivi contro l'alopecia nelle Breast unit pugliesi
I centri oncologici pugliesi presto avranno a disposizione nuovi dispositivi per la prevenzione della caduta dei capelli nelle donne in chemioterapia. La Asl di Bari, capofila del progetto, ha infatti avviato la procedura di gara per l'acquisto di sistemi di raffreddamento del cuoio capelluto che verranno messi a disposizione delle Breast unit pugliesi per le pazienti in chemioterapia per tumore alla mammella.
L'alopecia è un effetto collaterale comune nella chemioterapia, con forte impatto psicologico soprattutto nelle donne. Studi scientifici hanno dimostrato come la bassa temperatura renda il capello meno sensibile ai danni della chemio ostacolandone la caduta: il freddo, infatti, riduce l'afflusso sanguigno ai follicoli piliferi, impedendo l'arrivo del farmaco. I dispositivi servono proprio a raffreddare il cuoio capelluto e la Regione prevede di acquistarne un numero tale da consentire il trattamento simultaneo di almeno 22 pazienti.
I dispositivi
I sistemi di raffreddamento del cuoio capelluto per la prevenzione dell'alopecia sono costituiti da due parti: una unità di raffreddamento termoelettrico con controllo della temperatura del liquido refrigerante e il casco. A ogni unità di raffreddamento possono essere collegati due caschi.
Questi sono formati da una calotta che aderisce al cuoio capelluto, riutilizzabile dopo la sterilizzazione. A ogni trattamento viene posta sul casco una cuffia monouso che conserva il raffreddamento isolando la calotta dall'ambiente esterno.
Costi e numeri
La Regione Puglia lo scorso giugno ha stanziato 500mila euro per l'acquisto dell'apparecchiatura e l'Asl Bari, dopo una ricognizione, ha previsto di acquisire 11 unità di raffreddamento e 55 caschi, in modo da garantire il trattamento contemporaneo di almeno ventidue pazienti. La nuova fornitura si andrà ad aggiungere a quella già a disposizione delle Asl pugliesi.
Attualmente alcune aziende sanitarie sono prive di dispositivi, al termine della procedura a ogni centro multidisciplinare di senologia (o breast unit) sarà garantita una dotazione minima per il trattamento simultaneo di almeno due pazienti. Ai centri ad alto volume di attività chirurgica, invece verrà consegnata una dotazione per il trattamento simultaneo di almeno quattro pazienti. Nella consegna verrà data priorità ai centri attualmente sprovvisti di apparecchiatura.
Pubblicato il 19 gennaio 2023