Asl Bari, bilancio di genere: più donne tra i dirigenti e nelle commissioni di concorso

L’Asl Bari è sempre più a trazione femminile. Le politiche di genere messe in atto dall’azienda sanitaria barese da un lato hanno ridotto le disuguaglianze di organico, distribuendo in maniera più equa le risorse, dall’altro hanno avuto ricadute positive all’esterno, in favore delle donne che accedono ai servizi sanitari. Lo si evince dal Bilancio di genere riferito all’anno 2021 pubblicato da Asl Bari.

Tre i dati più indicativi: sono più che raddoppiate le donne nelle commissioni di concorso, che passano dunque dal 15 percento del 2020 al 42 del 2021; in percentuale cresce il numero di dipendenti di sesso femminile, passando dal 61 al 63 percento; contestualmente aumentano le donne con incarichi dirigenziali, che adesso sono il 55 percento, ovvero 1071 su 1935.

Le politiche di genere adottate hanno permesso all’Asl Bari di conquistare il secondo posto nel premio “Donne protagoniste in Sanità”, premio istituito dall’omonima associazione che valorizza la promozione delle pari opportunità nelle aziende sanitarie pubbliche e private e i percorsi di salute dedicati alle donne.

Proprio in questo campo l’Asl Bari nel 2022 ha ottenuto risultati importanti, come l’attivazione del primo ambulatorio del servizio sanitario pubblico dedicato al trattamento della vulvodinia, una patologia poco conosciuta ma diffusa nella popolazione femminile.

Nella stessa direzione procede anche l’attivazione del servizio di messaggistica WhatsApp Evə per contraccezione e salute sessuale, promosso dall'Unità operativa di Pianificazione familiare Di Venere-Fallacara.

La salute femminile, inoltre, è al centro della riorganizzazione dei programmi di screening oncologici, in particolare mammografici e della cervice uterina, potenziati per raggiungere una maggiore adesione e raggiungere l’obiettivo della prevenzione.

Pubblicato il 12 gennaio 2023