Vicepresidente Piemontese a Settimana sociale cattolici italiani di Taranto
“La lezione certissima che ci ha impartito la pandemia, rispetto ai tanti interrogativi aperti e a risposte complesse che vanno trovate insieme, è che dobbiamo tenere al centro le persone e i loro bisogni. Siamo ansiosi di avere da voi spunti per dare il nostro contributo in una fase storica che non possiamo fallire”. È il passaggio conclusivo dell’indirizzo di saluto che il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, ha portato alla 49ma Settimana Sociale dei Cattolici italiani, riunita a Taranto da oggi fino a domenica 24 ottobre prossimo per discutere sul rapporto tra ecologia e economica.
Piemontese ha dato il benvenuto in Puglia a 80 vescovi e 670 delegati provenienti da 208 diocesi italiane, ricordando che questa è una “terra in cui, da molti anni, coltiviamo la speranza che ambiente, lavoro e futuro siano tenuti assieme in un rapporto equilibrato”.
“Siete accolti in una città – ha proseguito il vicepresidente della Regione Puglia – che è diventata metafora di una transizione che ha proceduto incerta finché non è esplosa la pandemia, ricordandoci che tutto è connesso, come recita l’hashtag con cui avete lanciato e con cui accompagnerete i lavori di questa Settimana Sociale dei Cattolici italiani. A Taranto sono state vissute e si vivono illusioni e delusioni, la costruzione e la demolizione della felicità, la disperazione e adesso una speranza febbrile che attraversa l’animo di tutti. Perciò è tanto importante che siate qui“.
La Regione Puglia, attraverso il Teatro Pubblico Pugliese, ha avuto un ruolo importante nell’organizzazione e nel sostegno logistico a un evento molto importante “perché la riflessione approfondita che si sviluppa e che scaturisce dalle Settimane Sociali dei Cattolici italiani innerva la vita della comunità italiana e diventa sempre spunto per laici e credenti”, ha aggiunto Piemontese, sottolineando “le connessioni e gli intrecci ri-svelati dalla più grave crisi mondiale almeno degli ultimi 150 anni, bene evidenziati dall’aggettivo con cui l’Unione europea ha deciso di qualificare un insieme di azioni che accompagnano lo sforzo economico senza precedenti con cui ha deciso di provare a invertire radicalmente la rotta: quell’insieme di azioni supportato da un fondo per la “Transizione Giusta”, che le forze del lavoro hanno chiesto per fronteggiare le gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica. E Taranto sarà uno dei banchi di prova più osservati”.
Il vicepresidente ha proposto alla platea tre punti dell’agenda regionale, come esempio di piani di lavoro su cui far convergere il contributo della Settimana Sociale dei Cattolici italiani: dal Piano sui rifiuti al Piano energetico ambientale, fino alla nuova stagione di investimenti per la rigenerazione urbana delle città.
Pubblicato il 21 ottobre 2021