Spesa Fondi europei, Emiliano replica a Fitto
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano replica a Raffaele Fitto con riferimento alle sue dichiarazione sulla spesa dei fondi europei.
“Questo non è e non vuole essere un attacco al mio amico/avversario Raffaele Fitto. E parlo sul serio.
Ma sono obbligato mio malgrado a dargli qualche chiarimento a proposito delle sue odierne dichiarazioni sulla spesa dei fondi europei da parte della Regione Puglia.
Queste ultime si basano su un assunto, da lui stesso esplicitato nella dichiarazione quando dice che la Puglia è “ad un anno dalla fine della programmazione”.
Ed è questo il presupposto del suo discorso che si rivela del tutto errato.
Come è noto a tutti, la programmazione comunitaria 2014-2020 si chiude in tutta Europa a dicembre 2023: ciò significa che per tutti i programmi operativi nazionali e regionali, in tutta Europa, le risorse assegnate dei fondi strutturali devono essere spese entro la fine del 2023. Restano pertanto altri quattro anni a partire da oggi per spendere le risorse residue, considerato che il 2019 ha rappresentato appena il secondo anno di certificazione delle spese valido ufficialmente per evitare il disimpegno automatico delle risorse.
Se si considera che sono stati già selezionati progetti per oltre l’80% del valore dell’intero Programma, ciò significa che c’è tutto il tempo necessario per poter spendere tutte le risorse entro il termine previsto.
Un ulteriore elemento da specificare è che il miliardo e 922 milioni di euro rendicontato nei giorni scorsi a Bruxelles fa riferimento a spese sostenute dalla Regione, e quindi effettivamente pagate e materialmente trasferite ai beneficiari finali esterni, ovvero a quei soggetti come Comuni, imprese, enti pubblici e privati, università, enti di formazione, che sono gli unici soggetti che mettono in condizione la Regione di poter certificare la spesa con l’avanzamento procedurale, fisico e finanziario dei progetti che sono stati approvati.
Quindi parliamo di risorse non impegnate, ma effettivamente pagate e trasferite ai soggetti esterni sulla base dei rendiconti da loro presentati.
Vale a dire che la spesa legata agli investimenti a valere su tutte le fonti finanziarie europee e nazionali dipende direttamente dalla capacità dei molteplici soggetti beneficiari di realizzare e rendicontare i progetti finanziati, nel rispetto dei cronoprogrammi approvati.
Sono sempre a disposizione del mio amico Raffaele per altre informazioni che gli evitino di dover fare dichiarazioni su presupposti sbagliati”.
Pubblicato il 02 gennaio 2020