PhEST - Festival internazionale di fotografia e arte. IX edizione. Dal 30 agosto al 3 novembre 2024 a Monopoli in Puglia

Mostra madrina della IX edizione
Man Ray - “La Révolution du regard”

Focus Palestina
Against Erasure - Adam Rouhana - Antonio Faccilongo - Maen Hammad

Fotografia internazionale
Nariman Darbandi - César Dezfuli - Bruce Eesly - Ismail Ferdous - Gauri Gill & Rajesh Vangad - Matthias Jung - Michalina Kacperak - Natalie Karpushenko - Polina Kostanda - Peter Menzel - Richard Sharum - Lisa Sorgini - Polina Osipova - Pamcoc - Serifa - Valentina Vannicola - Paolo Ventura - Guillem Vidal - Jan von Holleben - e i tre vincitori della Open Call: Antone Dolezal, Nico Palmisano e Celestino Marco Cavalli

Arte contemporanea
Pier Alfeo - Fabrizio Cicero - Davide Monaldi

Music line-up
Mary Gehnyei - C'mon Tigre - Protopapa

 

PhEST, il festival internazionale di fotografia e arte torna a incantare il pubblico con un programma suggestivo incentrato sul tema del SOGNO, elemento centrale della sua nona edizione. Quest'anno il direttore artistico Giovanni Troilo, con la curatela fotografica di Arianna Rinaldo, quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara, e la direzione organizzativa di Cinzia Negherbon, insieme a tutta la squadra, portano a Monopoli 33 mostre e installazioni di artisti di fama internazionale. Dal 30 agosto al 3 novembre 2024, la città si trasformerà in un luogo d'arte e d’ispirazione.

Mostra madrina di questa edizione è la retrospettiva dedicata a MAN RAY, per celebrare il centenario del Manifesto del Surrealismo, con l’omaggio a uno dei suoi principali esponenti, tra i massimi artefici dell’innovazione del linguaggio fotografico e un riferimento imprescindibile per gli artisti e i fotografi della contemporaneità. La mostra - ospitata nel castello Carlo V - è curata da Roberto Lacarbonara e Giovanni Troilo in collaborazione con l’ASAC - Archivio Storico delle Arti Contemporanee “La Biennale di Venezia”.

Non poteva mancare la consueta attenzione che PhEST dedica ai temi e alle problematicità del nostro tempo. Nasce da qui il Focus Palestina con una memoria fotografica della Palestina tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, tratta dal libro Against Erasure che racconta la storia di una terra piena di persone con famiglie, speranze, sogni e un profondo legame con la propria casa, prima della creazione dello Stato di Israele nel 1948. Si aggiungono artisti e sguardi inediti sui tormenti della regione come quello di Adam Rouhana che mostra recenti scene di vita a Gerusalemme, Gerico, Haifa, Hebron, Betlemme, Antonio Faccilongo che racconta le dinamiche di storie d'amore vissute tra conflitto e costrizioni, e Maen Hammad che indaga le forme di resistenza culturale e sociale di un gruppo di skater palestinesi.

A Palazzo Palmieri, ancora una volta quartier generale del festival, sarà allestita la Warka Tower 1.9. Progettata dall’architetto Arturo Vittori e presentata alla Biennale di Venezia nel 2013, la Warka Tower è una struttura alta circa 10 metri che raccoglie acqua dall’aria tramite condensazione. Costruita con materiali naturali, può raccogliere fino a 100 litri al giorno senza elettricità, offrendo una soluzione sostenibile per comunità in regioni aride. Per la prima volta in assoluto PhEST sarà presente anche nel Monastero di San Leonardo e nella Chiesa di S. Angelo in Borgo, appena restaurata, oltre che, come di consueto, nella Chiesa di SS. Pietro e Paolo, in Casa Santa e nelle sue Stalle. Altre mostre saranno allestite come da tradizione tra le vie e le piazze del centro storico di Monopoli. Per la fotografia nelle sue varie forme verranno proposte mostre di Nariman Darbandi, César Dezfuli, Bruce Eesly, Ismail Ferdous, Gauri Gill & Rajesh Vangad, Matthias Jung, Michalina Kacperak, Natalie Karpushenko, Polina Kostanda, Peter Menzel, Polina Osipova, Pamcoc, Serifa, Richard Sharum, Lisa Sorgini, Valentina Vannicola, Paolo Ventura, Guillem Vidal. Per l’arte contemporanea saranno presentate infine le opere di alcuni dei più interessanti artisti italiani Pier Alfeo, Fabrizio Cicero, Davide Monaldi. La residenza d’artista di questa edizione è stata affidata a Jan von Holleben, che ha curato il progetto fotografico commissionato da PhEST lo scorso maggio coinvolgendo ben 800 bambini, studenti dei 4 Istituti Comprensivi di Monopoli. I disegni dei loro sogni, alcuni dei quali si sono trasformati nelle foto divertenti e allegoriche dell’artista tedesco visitabili al Porto Vecchio, sono tutti esposti nella mostra The Lollipop Trees a Palazzo Palmieri.

Intanto sul tema del SOGNO si è appena conclusa con successo la IV edizione della PhEST Pop Up Open Call, il contest internazionale promosso insieme a LensCulture e in collaborazione con Leica Akademie Italy e PhMuseum, che ha raccolto 759 progetti da 62 paesi. Il Premio Internazionale, il Premio riservato ad un artista residente in Puglia e la menzione speciale, sono stati assegnati rispettivamente ad Antone Dolezal, Nico Palmisano e Celestino Marco Cavalli, e si concretizzeranno in mostre dedicate allestite nell’ambito della manifestazione. Altri cinque artisti hanno ricevuto i premi offerti dai partner.

Denso di iniziative sarà come di consueto il programma delle giornate inaugurali del festival. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 30 agosto (ore 19.30) in Piazza Palmieri con a seguire (20.30) l’apertura al pubblico delle mostre allestite a Palazzo Palmieri (le altre saranno aperte da sabato 31 agosto), il live e Dj set di Matteo D’Amario e il DJ set di Mary Gehnyei che darà il via a una serie di eventi musicali che porteranno sul palco e alla console i C’mon Tigre (31 agosto, inizio ore 21.30) e Protopapa (1° settembre, inizio ore 22.00).

11 gli artisti presenti nei giorni di inaugurazione per le sempre più attese visite guidate, mentre quella su Man Ray sarà a cura di Lia Durante dell’Archivio Storico Biennale Venezia. Fotografe e fotografi, emergenti e mid-career, avranno poi, come sempre, l’opportunità di iscriversi alle Letture Portfolio (Palazzo Palmieri, iscrizioni in loco alle 14.30 del 31 agosto e alle 9.30 del 1° settembre) per far conoscere il proprio lavoro e incontrare alcuni dei più riconosciuti esperti dei settori della fotografia, dell’arte e dell’editoria. Hanno confermato la propria presenza: Sarah Gilbert, The Guardian; Francesca Marani, Vogue; Louise Fedotov-Clements, Brighton Photoworks; Maysa Moroni, Internazionale; Carol Körting, Leica Fotografie Internazionale; Michela Frontino, Il Fotografo; Wiktoria Michalkiewicz, Rezo.pl.

Sabato è in programma il laboratorio per famiglie “Sognare di volare” con il fotografo Jan von Holleben (ore 16.00 – 18.00, Chiesa di SS. Pietro e Paolo – Chiostro) e book signing. Sempre sabato e domenica sono in programma, inoltre, incontri di book signing collettivo, visual talk, proiezioni pre-concerto (programma completo e dettagliato sul sito www.phest.it).

Regionale di Trenitalia Puglia si conferma, anche quest’anno, vettore ufficiale della IX edizione della mostra, con tante soluzioni di viaggio offerte. Nei giorni feriali la città di Monopoli è servita da tre collegamenti ogni ora per Bari e da un collegamento all’ora per Lecce; nel weekend l’offerta è di un treno, mediamente ogni ora, da e per Monopoli. L’iniziativa rientra fra le attività promosse dal Regionale di Trenitalia in Puglia per incentivare l’utilizzo del treno per motivi di turismo, svago e cultura. Chi raggiunge la città adriatica a bordo dei treni regionali di Trenitalia per visitare la mostra ha diritto a un ingresso ridotto al prezzo di 8 (otto) euro anziché 14 (quattordici) euro del biglietto intero ordinario. Per ottenere lo sconto basta esibire al botteghino il titolo di viaggio o l’abbonamento.

PhEST - See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con sostegno di Regione Puglia, PugliaPromozione, Teatro Pubblico Pugliese e del Comune di Monopoli.

Media Partner: Il Giornale dell’Arte, Sky Arte

Main Partner: UniBA – Università per gli studi Aldo Moro di Bari, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale

Official carrier: Trenitalia

Partner culturali: LensCulture, Leica Akademie Italy, PhMuseum, Il Fotografo, FIAF

Sponsor: Torre Coccaro, Cantine San Marzano

PhEST - festival internazionale di fotografia e arte è nato nel 2016 a Monopoli in Puglia da un’idea di Giovanni Troilo, direttore artistico del festival, e di Arianna Rinaldo, cui è affidata la curatela fotografica. Con la direzione organizzativa di Cinzia Negherbon. PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo. Un modo per restituire voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, ridefinendo un nuovo immaginario.

www.phest.it

IG: @_phest_

FB: @PhESTSeeBeyondTheSea

 

PHEST – DICHIARAZIONI

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia

Da nove anni la Puglia e Monopoli sono la casa del PhEST, il Festival internazionale di fotografia e arte che quest’anno ha posto al centro della sua ricerca “il sogno”. Un tema che ci spinge a superare il quotidiano per indagare il mondo onirico quale essenza dell’essere. Ancora una volta Giovanni Troilo e la sua squadra, con la capacità di guardare “oltre” e la sensibilità che solo i grandi talenti hanno, ci daranno la possibilità, attraverso l’arte, di riflettere su presente e futuro con occhi nuovi, stimolando mente e immaginazione. La Regione Puglia è felice di sostenere PhEST e crede nel valore culturale e sociale che questo festival esprime. Sin dalla sua prima edizione PhEST ha avuto la capacità di coinvolgere pienamente la città di Monopoli nel processo creativo e di attrarre migliaia visitatori e appassionati dall’Italia e dall’estero.

Aldo Patruno, Direttore Generale Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio presso Regione Puglia

Al culmine di un'estate clamorosa dal punto di vista degli eventi culturali e di spettacolo, PhESR inaugura una stagione che consolida sempre di più la Puglia quale destinazione turistico-culturale di eccellenza. Il festival è dedicato alla fotografia, una delle forme di espressione dell'arte più forti e significative, e giunge alla nona edizione: quando si va verso i dieci anni significa che l'evento si è radicato nel territorio e ha saputo intercettare i bisogni culturali diffusi, non solo di Monopoli, ma dell'intera regione. Da parte mia, del presidente Emiliano, dell'assessore Matrangola e della Regione Puglia, un ringraziamento profondo va alla squadra straordinaria, giovanissima e molto orientata alla ricerca, che ha lavorato in questi anni su un'iniziativa che ormai possiamo considerare come un punto di riferimento del palinsesto culturale e turistico della nostra regione, in una città come Monopoli che turisticamente sta esplodendo e ha scelto di orientare il successo turistico ad una prospettiva di qualità di cui PhEST è una delle massime espressioni.

Angelo Annese, sindaco di Monopoli

La Città di Monopoli si onora di ospitare anche quest’anno una delle manifestazioni culturali più importanti della Regione. PhEST è diventato un appuntamento che caratterizza la nostra città sul finire dell’estate e che ci conduce fino ad autunno inoltrato. Un festival e una mostra che ha nel castello Carlo V il suo punto di riferimento ma che si estende a tutti i luoghi caratteristici del nostro borgo antico. Ringrazio tutti gli organizzatori per regalarci anche quest’anno le emozioni che solo PhEST sa regalarci.

Francesco Alba, delegato al turismo del Comune di Monopoli

Dopo nove anni, possiamo dire che PhEST sia ormai diventato parte integrante del tessuto sociale di Monopoli con tutto quello che riesce a offrire alla città, nei suoi due mesi di attività. Quest'anno, la mostra su Man Ray allestita nel Castello Carlo V di Monopoli ci permette di migliorare il Castello implementandolo con tutti canoni tecnici di un vero e proprio museo, secondo l’idea della nostra amministrazione di trasformarlo in un hub per l'arte. Per non parlare delle connessioni che PhEST crea con il territorio e delle iniziative collaterali, come il concerto della band internazionale C’mon Tigre, che non mancano mai. Siamo grati a Cinzia Negherbon, Giovanni Troilo, Arianna Rinaldo e a tutti coloro che contribuiscono al successo di PhEST, coinvolgendo anche numerosi cittadini monopolitani nei vari progetti. Ci vediamo il 30 agosto.

Stefano Bronzini, Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Per il terzo anno consecutivo UniBa sostiene con convinzione PhEST, come iniziativa culturale per la sua capacità di integrare le arti visive affascinando il pubblico con una programmazione sempre capace di emozionare. Il tema scelto, il Sogno e la retrospettiva dedicata a Man Ray sono sicuro che renderanno ancora più interessante e assolutamente imperdibile questa nuova edizione.

Giovanni Troilo, direttore artistico, PhEST

In questi ultimi giorni di preparazione abbiamo realizzato di essere diventati il festival di fotografia con il maggior numero di mostre in Italia, ben 33 per la precisione, tutte prodotte da noi. L’edizione di quest’anno ospiterà la Warka Tower, il cui allestimento è in corso e sarà completato a breve. Si tratta di una struttura che al di là del suo impatto estetico di per sé già incredibile, assolve ad una funzione fondamentale: è capace di estrarre acqua dall’aria, rendendola disponibile per comunità con scarso accesso a questa risorsa primaria. Si tratta di un progetto dell’architetto Arturo Vittori, presentato come prototipo nel 2013 alla Biennale di Venezia e nel frattempo installato in diverse comunità in Etiopia e Camerun.

Il tema della nona edizione di PhEST è il Sogno, cercavamo un terreno comune in un momento in cui tutto sembra vacillare, lo abbiamo trovato nell’inconscio collettivo junghiano. In occasione del centenario del Manifesto Surrealista ci siamo rivolti agli speleologi dell’inconscio e del sogno, avremo una mostra, madrina dell’edizione, dedicata a Man Ray proveniente dall’Archivio Storico delle Arti Contemporanea della Biennale di Venezia.

Esploreremo dunque uno dei massimi esponenti del surrealismo, una figura che, ad esempio dipingendo letteralmente con la luce con le sue rayografie, ha profondamente rivoluzionato l’arte, la fotografia e il modo che abbiamo di guardare il mondo.

PhEST sfruttando l’ambiguità semantica, esplora anche il sogno come aspirazione. Dedicheremo per esempio un focus piuttosto ampio sull’American Dream, il sogno americano, provando a registrarne lo stato di salute alla vigilia delle elezioni americane. Ci saranno le opere di Richard Sharum che esplorano, soprattutto la ‘fly-over zone’, la fascia centrale degli Stati Uniti invisibile quasi al racconto mediatico, ma che costituisce la vera pancia degli US. Ma provando anche a raccontare la potenza dell’immaginario americano che è, come un sogno, presente in tutti noi, con il lavoro dell’iracheno Nariman Darbandi che ricostruisce in 3D incredibili scenari cinematografici, ma che in America non c’è mai stato.

PhEST è una comunità sempre più coesa e lo stesso vale per gli artisti che coinvolgiamo. Ci piace l’idea di un approccio ecologico all’arte: non crediamo nell’arte e negli artisti usa e getta, che si espongono una sola volta e poi si abbandonano. Vogliamo continuare a raccontare il presente attraverso i loro occhi e continuare a creare comunità.

Avremo anche il concerto dei C’mon Tigre, con cui abbiamo costruito un dialogo durato anni. La band, che ha saputo creare una identità musicale e visiva fortissima, parteciperà per la prima volta a un talk per raccontare il loro progetto, prima di salire sul palco. Una nota speciale al lavoro di Paolo Ventura che riusciremo a portare in mostra nelle sale incantate del ex-monastero di San Leonardo con il suo lavoro Short Stories e che sarà protagonista di una talk domenica 1 settembre.

Cinzia Negherbon, direttrice organizzativa, PhEST

PhEST è arrivato alla sua nona edizione. Ed è il momento di dare un po' i numeri. In nove anni abbiamo portato a Monopoli 216 mostre ed esposto 361 artisti. La squadra cresce ogni anno, siamo circa 40 persone tra produzione, organizzazione, squadre di allestimento e comunicazione, a cui va aggiunto il team della biglietteria e della guardiania composto da 20 collaboratori: una famiglia ormai, affiatata e carica di tutta l'energia necessaria ad affrontare gli immensi sforzi produttivi e a rispettare le tempistiche sempre molto ristrette. Sette le location indoor in allestimento in questo caldo mese di agosto, con due preziose new entry, la Chiesa di Sant'Angelo in Borgo fresca di restauro e il Monastero di San Leonardo. Mentre per quanto riguarda gli spazi esterni, tingeremo di giallo il borgo antico con interventi al Porto Vecchio e al Molo Margherita, sul lungomare Santa Maria e sul Belvedere di Portavecchia, sulle vie Garibaldi, Comes e Magno. Nove anni di PhEST, sudore e sangue sono reali, ma ancora una volta, soprattutto quest’anno, vince il sogno.

Arianna Rinaldo, curatrice fotografica, PhEST

In questo periodo di grandi squilibri globali e conflitti in estensione, il sogno, tema del festival alla sua nona edizione, diventa un bisogno primordiale, essenziale. PhEST, con il suo sguardo sempre “oltre”: riflessivo, ma anche divertente, empatico e a volte irriverente, vuole contribuire a dare una scossa alle nostre emozioni collettive. Per tornare a sognare, a usare la nostra immaginazione, come i bambini sanno fare, per guardare avanti, farci forza e condividere le energie positive. Impariamo insieme a farlo perché il sogno si può trasmettere, e se ci crediamo fortemente, può diventare realtà.

Roberto Lacarbonara, curatore per l’arte contemporanea, PhEST

Gli interventi artistici di questa edizione sono declinati su linguaggi quanto mai differenti, da quello della scultura “visionaria” in ceramica di Davide Monaldi all’installazione straniante, decadente, quasi cinica realizzata da Fabrizio Cicero con le luminarie, fino all’opera video e acustica di Pier Alfeo. Lavori che agiscono in dialogo con il grande sperimentalismo fotografico di Man Ray di cui abbiamo proposto, al Castello Carlo V, le opere dell’ultima grande mostra alla Biennale di Venezia del 1976.

Link video dichiarazione Patruno
 
Link video dichiarazione Annese 
 
Link video dichiarazione Troilo
 
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Pubblicato il 28 agosto 2024