Certificazione della parità di genere nelle aziende pugliesi: la Giunta stanzia ulteriori risorse per l’avviso pubblico “UN'Impresa alla Pari”
Riparte “UN'Impresa alla Pari”, l’avviso a sportello che finanzia, tramite contributo, l’acquisto di servizi di consulenza specialistici a supporto delle aziende pugliesi che intendono ottenere la certificazione della parità di genere. E’ quanto approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessora con delega alle Politiche di genere, Serena Triggiani, che ha deliberato l’incremento dell’importo del finanziamento previsto per l’avviso pubblico a sportello, promosso dalla Sezione regionale per l’Attuazione delle Politiche di Genere.
“Abbiamo ritenuto utile ricollocare ulteriori risorse pari a 220 mila euro, a fronte di quelle già allocate per le annualità 2023 e 2024 di 530 mila euro, su un intervento che, come è emerso, ha raccolto grande favore da parte delle nostre imprese – dichiara l’assessora Triggiani -. Sono state difatti 204 le realtà imprenditoriali regionali che in soli sei mesi si sono candidate al bando, per un totale di richiesta voucher pari a circa 1 milione e 796 mila, come reso noto da Unioncamere Puglia, ente gestore dell’avviso sulla scorta di un accordo siglato con Regione Puglia. Un risultato rilevante e cartina tornasole di un modo di fare impresa attento all’inclusione delle donne nel processo lavorativo e alla qualità del lavoro femminile. Stiamo percorrendo la strada giusta in un’ottica di miglioramento, ad ampio spettro, e di realizzazione della tanto auspicata coesione sociale e territoriale, come ci richiedono le politiche europee e nazionali nell’ambito del PNRR. E, soprattutto, in ossequio alle nostre strategie regionali che considerano la parità di genere obiettivo di crescita economica e sociale in grado di produrre effetti positivi e circolari non solo sulla vita delle donne e degli uomini di Puglia ma per la comunità nel suo complesso. Abbiamo un tessuto imprenditoriale in Puglia che conta oltre 380 mila, molte delle quali microimprese (95%), e ben 88.365 imprese femminili: siamo la prima regione del Sud Italia ad avere un sistema produttivo consistente che offre lavoro ad oltre un milione di donne e uomini. Sono dati che ci richiamano con maggiore forza alla responsabilità di favorire e sostenere politiche aziendali che riducano il divario di genere, le disparità contrattuali, salariali e di avanzamento di carriera, in favore di una crescita non solo della singola impresa ma di tutto il contesto economico, produttivo e anche sociale di un territorio. Il rifinanziamento, dunque, consentirà ad un maggior numero di imprese, utilmente collocate in graduatoria e non ancora ammesse a finanziamento per esaurimento del fondo, di accedere al voucher per il conseguimento della certificazione della parità di genere”.
Pubblicato il 12 novembre 2024