Approvata in Consiglio Regionale la proposta di legge sull’organizzazione e modalità di esercizio delle funzioni amministrative in materia di valutazioni ed autorizzazioni ambientali.

 

Con l’approvazione nella seduta odierna del Consiglio Regionale, la Puglia si dota di un adeguato strumento normativo a supporto delle procedure autorizzatorie in materia ambientale.

“Sono molto soddisfatta del lavoro condotto fino ad oggi dalle strutture dell’assessorato all’ambiente – ha dichiarato l’assessora Anna Grazia Maraschio – in quanto con la proposta di legge approvata oggi dal Consiglio regionale abbiamo aggiornato una norma ormai obsoleta, risalente al 2001, introducendo nel quadro normativo regionale un altro utile strumento nella gestione dei procedimenti amministrativi con importanti ricadute sul territorio in termini di qualità delle procedure e, soprattutto, a favore della tutela ambientale.”

Le finalità della legge sono quelle di allineare la normativa nazionale e regionale superandole attuali criticità; eliminare i ritardi e gli aggravi istruttori derivanti dalla vigente normativa regionale non coordinata né congruente con le disposizioni statali; raccogliere organicamente in un unico testo le disposizioni regionali in materia di valutazione ed autorizzazioni ambientali, così superando l’attuale frammentazione della disciplina.

Con la proposta di legge approvata si affronta anche la questione di corrispondere agli enti delegatile risorse necessarie per far fronte alle incombenze derivanti dalle competenze loro attribuite.

In particolare la Regione ha individuato e impegnato le risorse necessarie per riconoscere alle province un ristoro per i PAUR svolti dalla data di introduzione del procedimento (luglio 2017) e la data della LR 33/2021 (settembre 2021) con cui si è intervenuti a chiarimento dell’assetto delle deleghe.

La proposta di legge, inoltre, conferisce esplicitamente agli enti delegati la facoltà di dotarsi di commissioni tecniche che forniscano il supporto tecnico - specialistico necessario nelle incombenze valutative, supporto non sempre disponibile nell’organico delle autorità competenti.

I costi di funzionamento delle eventuali commissioni tecniche trovano copertura economica negli oneri istruttori che la presente legge aggiorna rispetto a quelli attuali, risalenti al 2007 e inadeguati all’attuale livello di complessità dei procedimenti in oggetto.

Si osserva come la proposta di legge prevede inoltre diverse deroghe all’assetto delle competenze delegate che spostano in capo alla Regione la competenza dei procedimenti disciplinati dalla norma (progetti finanziati dalla Regione, progetti finanziati dal PNRR, specifiche installazioni a titolarità pubblica), di fatto riducendo il carico di lavoro valutativo/autorizzativo in capo agli enti delegati.

“L’allineamento della norma regionale – ha proseguito l’assessora Maraschio - con quella nazionale era un atto dovuto, non più procrastinabile e devo ringraziare sentitamente gli uffici regionali del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana, che nonostante gli aggravi amministrativi non hanno mai smesso di rispondere in maniera efficace alle numerose istanze pervenute quotidianamente Ringrazio in maniera particolare il Direttore del dipartimento Ambiente Paolo Garofoli per il coordinamento dei lavori e i funzionari delle nostre strutture”

“Il complessivo riordino dell’assetto normativo ha richiesto un attento lavoro da parte dei colleghi che da anni presidiano il settore delle autorizzazioni ambientali – ha dichiarato il direttore Paolo Garofoli -  La legge fondamentale del settore, la n.11/2001 è stata nel tempo oggetto di diverse modifiche, spesso attraverso dispositivi normativi diversi che su di essa hanno inciso rendendo sempre più difficoltosa ed incerta la sua attuazione. Da oggi abbiamo uno strumento più efficace e chiaro e sicuramente più adatto alle procedure valutative ed autorizzative ambientali”.

Pubblicato il 19 ottobre 2022