Agricoltura biologica in  Puglia

La Puglia è regione bio, la seconda in Italia per superfici e produzioni coltivate con metodi sostenibili per l’economia e l’ambiente. Un’agricoltura che, peraltro, si rivolge in particolare alle richieste dei consumatori sempre più esigenti e consapevoli. 
Grazie anche agli aiuti concessi con il PSR la Puglia registra nel 2019 un ulteriore incremento delle aziende e delle superfici. Gli ultimi dati confermano la presenza di 9.380 operatori e 266.274 ettari in biologico. Si tratta del 20% della superficie agricola regionale con un incremento di 3 mila ettari in più dal 2018. Gran parte dell’agricoltura biologica, almeno la metà, è dedicata ai seminativi. Importante è anche la produzione di olive biologiche, che interessa il 27% della superficie bio, sicuramente predominante rispetto alle altre produzioni che interessano prati e pascoli, vite da vino o da tavola, e agrumi.  
Sono dati fortemente incoraggianti quelli che emergono dall’ultimo rapporto 2019 elaborato dal Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica per il Mipaaf e attestano il lavoro virtuoso svolto negli ultimi anni dagli agricoltori pugliesi con il supporto di politiche mirate. 

“Il Programma di sviluppo rurale – fa sapere l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020, Rosa Fiore – ha contribuito in maniera significativa a stimolare un tipo di agricoltura sana e soprattutto rispettosa per l’ambiente, ma anche remunerativa, considerando la crescente domanda di prodotti biologici e made in Puglia anche oltre i confini nazionali. Dall’inizio della programmazione siamo riusciti ad erogare oltre 215 milioni di euro, pari all’86% delle risorse disponibili, attraverso misure strategiche dedicate all’agricoltura al mantenimento e alla conversione all'agricoltura biologica delle superfici coltivate con il metodo convenzionale o integrato.” 
Una strategia di sviluppo del sistema rurale che supporta anche il mondo della ricerca e delle organizzazioni di settore impegnate nel promuovere e incentivare la sostenibilità ambientale ed economica in agricoltura. È proprio questa la mission di Biol Italia che oggi in Fiera del Levante, nel Padiglione Agricoltura, il 18, ha tenuto un incontro dedicato all’agricoltura biologica e alla Politica Agricola Comune (PAC) presentando, altresì, 'Humus Puglia'. Si tratta di un progetto che coinvolge gli agricoltori pugliesi che hanno già aderito o aderiranno nell’imminente ai regimi di qualità con la finalità di informarli e sostenerli nella scelta di tecniche innovative, con particolare riferimento alla corretta gestione dei suoli e all’uso corretto della risorsa idrica. 

“La strada in Puglia è tracciata in tema di agricoltura biologica e di agricoltura integrata – fa sapere il direttore del Dipartimento regionale Agricoltura, Gianluca Nardone -. Le politiche di sviluppo rurale stanno contribuendo fattivamente alla crescita di un settore che ci consente nel medio lungo periodo di conservare la produttività dei nostri terreni contrastandone l’impoverimento e scongiurando il rischio di desertificazione, come spesso accade per i terreni convenzionali. Lo scenario futuro dipenderà molto dalle opportunità che offrirà la nuova PAC, la quale contempla il biologico tra i temi cruciali per lo sviluppo e l’innovazione dei Paesi membri per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi del Green New Deal promosso dalla Commissione Ue”.

Pubblicato il 07 ottobre 2020