Indietro VIG - Valutazione di impatto di genere: approvate in Giunta le Linea guida

VIG - Valutazione di impatto di genere: approvate in Giunta le Linea guida

Approvate con Deliberazione di Giunta regionale n. 720 del 3 maggio 2021, le Linee Guida per la valutazione dell'impatto di genere.  

L’acronimo VIG – Valutazione Impatto di Genere – è la traduzione italiana per “Gender impact assessment” che si sostanzia in un processo di confronto e valutazione della situazione attuale e della tendenza prevedibile a seguito dell'introduzione della politica/intervento/azione/proposta, effettuato sulla base di criteri rilevanti rispetto al genere. Si tratta di un processo – con metodologia codificata UE – che segue l’intero ciclo di vita di un programma e delle politiche di intervento che ne discendono, prende le mosse dalla fase ex ante, qualificando e supportando metodologicamente la stessa programmazione, segue la vita di un programma o di una politica, e produce indicazioni di orientamento alle scelte e di correzione di eventuali effetti distorsivi su uomini e donne per il miglioramento delle misure proposte. 
Finalità della VIG è l’assunzione di un approccio orientato al genere, sia all’interno del processo più strettamente valutativo, che per misurare quanto la prospettiva di genere risulti integrata nel ciclo di programmazione degli interventi, dalla fase di progettazione sino alla attuazione, monitoraggio e valutazione.

L’obiettivo è proprio quello di integrare il principio di pari opportunità tra donne e uomini all’interno delle diverse componenti del ciclo programmatorio.

La valutazione di pari opportunità di genere taglia trasversalmente l’intero processo programmatorio attraverso i tre momenti che la caratterizzano (valutazione ex ante, in itinere ed ex post) attivando un legame circolare con gli altri due momenti fondamentali della programmazione degli interventi, quello della decisione e quello dell’attuazione.

Investire nella VIG permette di:

  • evitare l’incremento inconsapevole delle disuguaglianze di genere 
  • incidere sul divario di genere in modo significativo e misurabile
  • migliorare le condizioni di lavoro per assicurare un incremento della produttività del sistema
  • orientare i policy maker ad assumere decisioni tenendo conto delle diversità, delle differenze come valore chiave per la sostenibilità delle scelte effettuate
  • offrire un’opportunità di apprendimento continuo e costante nelle competenze della pubblica amministrazione 
  • sviluppare la “sensibilità di genere”, prima leva per la destrutturazione degli stereotipi basati sul genere
  • avviare – partendo dalla diversità di genere - una piena integrazione dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nei processi decisionali della Pubblica Amministrazione.
     

Pubblicato il 11 maggio 2021