Canada – British Columbia tricolore

Dal Messaggero di sant’Antonio per l’estero, aprile 2021

Gli italo-canadesi della Provincia della British Columbia sono concentrati soprattutto a Vancouver, la terza area metropolitana del Canada, con circa 2,5 milioni di abitanti. Oggi gli italiani iscritti all’Aire presso il Consolato Generale d’Italia a Vancouver (che include anche le Province dell’Alberta, del Saskatchewan e dello Yukon) sono quasi 34 mila, ma quelli di origine italiana sono circa 160 mila.

«Le prime presenze degli italiani a Vancouver – ci spiega Roberto Fasciana, vicepresidente del Comites locale – risalgono al 1882, quando il veneto Angelo Calori si stabilì in città. Tra le prime associazioni c’è da menzionare quella de I Figli d’Italia, nata nel 1904. Nel 1911 il lombardo Filippo Branca fondò la Società Veneta, mentre nel 1966 il giudice della Corte Suprema, Angelo Branca, raccolse quattro vecchie associazioni nella Confratellanza Italo– Canadese. Nel 1977 venne inaugurato il Centro Culturale Italiano, oggi punto di riferimento di diversi organismi. Tra i più recenti, c’è Arpico, un’associazione di ricercatori e professionisti». Gli italo-canadesi hanno mantenuto intatto il legame con le loro radici. La Little Italy, su Commercial Drive, conserva tutto il suo fascino tricolore con negozi, bar e ristoranti. Come dimostrano le oltre 300 mila presenze all’annuale celebrazione: l’«Italian Day On The Drive» che si svolge la seconda domenica di giugno.

Il cuore pulsante dell’associazionismo italo-canadese è rappresentato dal Centro Culturale Italiano di cui è presidente Mike Cuccione. Tra gli organismi che ospita, brilla l’Associazione Culturale Pugliese. Fondata nel 1983, oggi rappresenta un prezioso veicolo di promozione della Puglia. A dirigerla, dal 2001, è Vito Bruno, arrivato in Canada nel 1972 da Bitritto, in provincia di Bari: una vita dedicata all’intrattenimento come animatore radio e tv dei programmi in italiano: «L’Associazione Pugliese – racconta Bruno – organizza diversi eventi durante l’anno, come i “Sapori di Puglia” ad aprile e la “Festa d’Autunno” ad ottobre, combinando la degustazione di sapori tipici con musica, scienza e cultura. Grazie alla presenza di ospiti d’eccezione dalla Puglia, come il mastro pastaio, il mastro casaro, professori-ricercatori oppure chef come il presidente dei cuochi pugliesi che nel 2019 ha partecipato alla “Settimana della Cucina Italiana”. In passato abbiamo ospitato anche un maestro ceramista di Grottaglie (Taranto) per mostrare la sua arte col tornio. Per il mese di giugno, pandemia permettendo, stiamo preparando un corso di lingua italiana abbinato alla cucina pugliese».

Molto attiva è anche l’Associazione Culturale Calabrese, presieduta da Domenico Vicari, che ogni anno organizza l’evento «Miss Calabria» in primavera, e la «Castagnata» in autunno. I Trevisani nel mondo tengono, a novembre, una «Serata danzante» con oltre 600 partecipanti.

I Siciliani, guidati dalla presidente Stella De Giorgio, preparano la «Festa di San Giuseppe» a marzo, e la «Festa del Carretto» a ottobre. E, sempre in autunno, i Veneti organizzano la «Festa del Radicchio».

Celebrazioni che, però, vedono pochi giovani: «L’80 per cento dei partecipanti ha più di 70 anni – conclude Bruno –. I nostri figli e nipoti hanno altre priorità». Così come chi arriva oggi dall’Italia: laureati, professionisti e imprenditori che puntano piuttosto a integrarsi nel tessuto sociale canadese.

(Vittorio Giordano – Il Messaggero di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero /Inform)

Pubblicato il 06 maggio 2021