Turismo Avventura MEDUSA, un brevetto sostenibile e competitivo

Rafforzamento delle competenze dei tour operator e promozione del territorio pugliese, soprattutto delle località meno conosciute, attraverso l’offerta di prodotti nuovi o migliorati in materia di turismo di avventura. È l’impatto immaginato in Italia dall’iniziativa MEDUSA – “Development and promotion of Mediterranean Sustainable Adventure Tourism”, finanziata dal Programma ENI CBC MED.

A parlarne è Anna Introna, Project Manager della Regione Puglia, il cui Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio vanta una ricca esperienza nell’ambito della cooperazione internazionale, Territoriale e di Vicinato. Infatti, è attualmente coinvolto in ben 16 progetti appartenenti ai programmi Interreg Europe, Med, Grecia-Italia, Italia-Croazia, Italia-Albania-Montenegro ed Eni Mediterranean. “I progetti vertono su diverse tematiche – spiega – dal turismo avventura agli itinerari culturali, dall’archeologia all’arte contemporanea, dal patrimonio naturale all’industria culturale e creativa: tutti sono finalizzati alla valorizzazione del nostro territorio attraverso il coinvolgimento degli stakeholder”.

Chi sono, in particolare, i beneficiari del progetto MEDUSA?
Sono PMI (fornitori di servizi turistici, tour operator, agenzie di viaggio, ecc.), amministrazioni pubbliche e comunità, localizzati in Italia, Spagna, Giordania, Tunisia, Libano e Francia. Il turismo avventura, certo, è un settore di nicchia ma è cresciuto notevolmente tra il 2010 ed il 2014 ed ha grandi potenzialità nei territori partner del Mediterraneo”.

Come nasce l’iniziativa?
Diverse sinergie si sono create in fase di elaborazione e scrittura del progetto MEDUSA, in particolare con: il progetto GOALS (GOvernance for Achieving Local Strategies for tourism); il Programma ENPI CBC MED 2007- 2013 per quanto riguarda la metodologia utilizzata nello sviluppo di itinerari e pacchetti turistici; il progetto HELAND (Promoting socio-economic sustainable development through innovative technological actions for Mediterranean tourism heritage and landscapes protection clusters), ed anche in riferimento all’analisi delle politiche e delle procedure correnti nell’ambito del turismo sostenibile”.

MEDUSA risponde alle sfide del settore turistico in area mediterranea, presentando una nuova offerta di prodotti e servizi turistici transfrontalieri sostenibili, basati sulle componenti di promozione di attività all’aperto e sportive, valorizzazione del patrimonio naturale e turismo esperienziale. Qual è l’obiettivo finale?
Una maggiore visibilità alle località turistiche meno conosciute ma anche l’adozione di strategie turistiche sostenibili, sviluppate in sinergia con gli attori locali”.

Si può parlare di un modello turistico che diventa un brevetto sostenibile e competitivo?
Sì, volano di questo approccio è rappresentato dall’apertura di 3 strade turistiche di avventura transfrontaliere, itinerari e gite di un giorno, più una strategia di mercato per definire rapporti con tour operator e agenzie di viaggio. Il progetto si concentra sull’impronta ambientale delle attività turistiche attraverso la salvaguardia della biodiversità, della flora e della fauna, delle risorse naturali e delle comunità locali”.

Scheda sintetica sul progetto.

 

Pubblicato il 14 maggio 2020