TECHLOG, verso un futuro più innovativo dell'intero Mediterraneo

Al progetto strategico “Technological Transfer for Logistics Innovation in the Mediterranean area” (Techlog) va il compito di colmare il divario esistente tra ricerca e mercato, nell’intento di rafforzare il legame tra accademia e settore (trans)portuale nella regione mediterranea. Parole chiave: formazione, Living Lab per imprese, trasferimento tecnologico e utilizzo pratico di simulatori di guida avanzati.

Uno dei principali problemi che TECHLOG affronta è l'inadeguatezza degli strumenti e delle soluzioni sviluppati dalla ricerca accademica, che spesso non soddisfano le vere esigenze del mercato – spiega Matteo Mauri dell’Università di Cagliari, Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e Mobilità – I porti saranno parte attiva in questa rivoluzione. Il progetto promuove iniziative congiunte di trasferimento tecnologico (TTI) che mirano a stabilire standard di qualità comuni per il personale specializzato nel trasporto e nei porti. Inoltre, tramite la creazione di due Living Lab (uno in Libano a Beirut – Eastern Living Lab, inaugurato il 19 Ottobre 2022; uno a Sfax, in Tunisia – Western Living Lab, inaugurato il 23 Novembre 2023) che fungono da centro di condivisione e promozione di queste iniziative all'interno delle comunità (trans)portuali, TECHLOG punta a diventare un centro di riferimento permanente. I due Living Lab fisici sono supportati da una piattaforma di collaborazione virtuale”.
 
Dunque si vuole apportare un impatto significativo nel settore (trans)portuale?
TECHLOG è un progetto pratico che, attraverso azioni pilota che verranno condotte in sperimentazione reale attraverso i Living Lab, mette alla prova queste iniziative coinvolgendo personale altamente addestrato. Con una particolare attenzione alle tecnologie avanzate di simulazione, riconosciute come uno dei fattori chiave di successo per i lavoratori portuali e gli operatori del settore, certamente l’obiettivo è  apportare un impatto significativo nel settore (trans)portuale”.

Quale risultato concreto si potrà avere in Italia? 
Collegando istituti di ricerca e operatori di mercato in tutti i territori coinvolti nel progetto, anche in Italia TECHLOG si propone di apportare un impatto significativo nel settore dei trasporti, in particolare attraverso diverse azioni: l’uso di simulatori avanzati e guida per lo sviluppo condiviso di Iniziative di Trasferimento Tecnologico (TTIs) che integrano i processi di ricerca e innovazione in casi concreti nell'ambito dell'ambiente di innovazione aperta (cosiddetti Living Lab); la formazione per istruttori di innovazione (formatori/istruttori opereranno principalmente attraverso azioni dimostrative mirate, sfruttando simulatori di guida, per consentire ai partecipanti di esplorare e valutare al meglio idee innovative); lo sviluppo delle capacità per migliorare l’abilità istituzionale nel gestire i processi di innovazione ( i rappresentanti delle istituzioni portuali del Mediterraneo sono coinvolti nel percorso di coaching con l'obiettivo di migliorare la propria capacità di formulare strategie e politiche congiunte per rafforzare l'efficienza operativa dei settori portuali del Mediterraneo (trans)portuale)”.

TECHLOG spingerà l'intero Mediterraneo verso un futuro più innovativo?
Certo! Il progetto finanziato dal Programma ENI CBCMED per 3,1 milioni di euro, è sviluppato grazie a una collaborazione tra prestigiosi istituti di ricerca, università, autorità portuali e operatori del settore (trans)portuale nella regione mediterranea. Questa partnership multidisciplinare è destinata a generare un impatto duraturo e positivo nel settore. Nella logistica e nei trasporti, in particolare, si punta maggiormente a favorire l'integrazione transfrontaliera e a promuovere la sicurezza dei confini esterni dell'Unione Europea, attraverso pratiche standardizzate. TECHLOG punta inoltre a rafforzare le capacità istituzionali e le loro strategie”. 

Quali sono e dove sono localizzati i beneficiari finali del vostro progetto?
Il partenariato è composto da cinque paesi (Italia, Spagna, Tunisia, Egitto e Libano), dando piena attuazione all’animo transfrontaliero del programma ENI CBCMED, e vede come attori, oltre al CIREM dell’Università di Cagliari in qualità di capofila, la Camera di Commercio di Maremma e Tirreno (Toscana), Arab Academy for Science, Technology & Maritime Transport e Confederation of Egyptian European Business Associations per l’Egitto, la  Escola Europea - Intermodal Transport per la Spagna, Camera di Commercio di Beirut & Mount Lebanon per il Libano, la Camera di Commercio di Sfax e l’Università di Sfax per la Tunisia. I destinatari finali delle azioni di trasferimento tecnologico e della formazione erogata anche attraverso lo sfruttamento di simulatori di guida innovativi sono in particolare: autorità portuali, operatori di terminal, centri di ricerca nel campo della simulazione avanzata, operatori portuali  e di trasporto/logistica, camionisti, gruisti”.

Il vostro progetto cosa lascerà in eredità?
TECHLOG, coordinato Professor Gianfranco Fancello, è un'opportunità senza precedenti per creare una sinergia tra l'ambiente accademico e il dinamico settore (trans)portuale del Mediterraneo. Attraverso il trasferimento tecnologico condiviso, il progetto getta le basi per standard di qualità comuni che rivoluzioneranno il modo in cui il personale specializzato e gli operatori portuali affrontano le sfide quotidiane. Come primo risultato certamente ci sarà una rinnovata percezione della ricerca e del mondo accademico, non più distante dal mercato: grazie al progetto, il mondo della ricerca verrà percepito come punto di riferimento per ulteriori iniziative e attività concrete. In secondo luogo, il progetto donerà fisicamente ai posteri due Living Lab e una piattaforma online che faranno da connettore e aggregatore tra aziende che hanno bisogno di supporto e erogatori specializzati in formazione e simulatori nel settore trasporti. Inoltre, verrà creato un Mediterranean Open Lab che fungerà da centro di condivisione e promozione di queste iniziative all'interno delle comunità (trans)portuali. Infine, di grande valore, è il network creato e il sistema di relazioni che è sempre un’eredità inestimabile per collaborazioni future, per lo scambio reciproco di idee, per l’arricchimento culturale e per i rapporti interpersonali”.

Il progetto, che si concluderà a dicembre 2023 e prevede l’avvio 4 azioni pilota che certamente serviranno come base per aprire nuovi orizzonti di interazione, perfezionamento e sviluppo. In cosa consisteranno?
Le 4 azioni pilota consentiranno agli operatori coinvolti di sperimentare e perfezionare le iniziative di trasferimento tecnologico proposte in scenari di vita reale al fine di valutare potenziali impatti prima della loro attuazione. Le azioni pilota saranno guidate da tecnici di simulazione e da conducenti esperti, supportati nel loro lavoro da facilitatori e formatori messi a disposizione dai Living Lab. Queste azioni pilota si svolgeranno a Cagliari, Sfax, Beirut e Alessandria e coinvolgeranno anche operatori portuali. I casi d’uso oggetto di questi test avanzati riguarderanno, in particolare: gestione e misurazione stress e fatica durante la guida, guida ecologica (eco-driving), sicurezza e riduzione della probabilità di causare incidenti, valutazione delle performance dell’autista”.

Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana. 

Pubblicato il 07 luglio 2023