Sustainable Med Cities, strategie efficaci per la riqualificazione urbana

Con il progetto di capitalizzazione “Integrated tools and methodologies for sustainable Mediterranean cities” (Sustainable Med Cities) nasce un nuovo approccio sostenibile alla pianificazione e alla gestione del territorio nelle città mediterranee.

Si fa leva sull’esperienza sviluppata in 9 diverse aree urbane europee attraverso il progetto CESBA MED 2017-2019 (Interreg MED) che ha permesso di mettere a punto e sperimentare un sistema transnazionale e multicriteria di indicatori e di strumenti atti a misurare la sostenibilità di edifici e quartieri – spiega Paola Borgaro, referente per iiSBE Italia R&D del WP Communuication – Il ricorso a tali strumenti, unitamente ad una metodologia decisionale pensata ad hoc, fornisce un valido supporto alle pubbliche amministrazioni per mettere a punto, attuare e monitorare misure, piani e strategie efficaci per la riqualificazione urbana”.

Attraverso il progetto Sustainable MED Cities, il sistema di valutazione della sostenibilità di CESBA MED viene adattato e ampliato?
Sì, integrando nuovi indicatori, per rispondere alle caratteristiche e ai fabbisogni delle città della sponda sud del Mediterraneo, preservando la possibilità di confrontare i risultati a livello transnazionale.  Attraverso la definizione dei Key Performance Indicators (KPIs), un insieme minimo di indicatori chiave di prestazione definiti e calcolati seguendo procedure condivise e standardizzate, è possibile la comparazione transnazionale del livello di sostenibilità di edifici, quartieri e città, su una base comune. Il risultato del calcolo dei KPIs viene riportato nel Sustainable MED Cities Passaport”.

Come funziona, quindi, la pianificazione della sostenibilità urbana?
Gli strumenti e la metodologia Sustainable MED Cities sono in fase di applicazione da parte delle tre città partner di progetto (Irbid in Giordania, Sousse in Tunisia e Moukhtara in Libano). Per supportare un approccio partecipativo nella pianificazione della sostenibilità urbana, le città partecipanti hanno costituito gruppi di lavoro con i diversi stakeholder interessati (Local Project Committees) e attivato Laboratori di co-creazione. Una piattaforma per la collaborazione online viene messa a disposizione per massimizzare e garantire continuità nell’approccio partecipativo. Un set di indicatori a scala di città, il Sustainable Cities Tool, è stato inoltre sviluppato ex-novo”. 

Quale impatto concreto è previsto in Italia?
Con la realizzazione del progetto CESBA MED due città italiane, Torino e Udine, hanno applicato con successo il sistema di indicatori e la metodologia decisionale su due aree urbane.  La piattaforma online messa a punto nel progetto Sustainable MED Cities è uno strumento open-source liberamente accessibile da parte delle amministrazioni locali interessate, che hanno così la possibilità di contestualizzare il sistema di indicatori alle proprie esigenze e priorità.  Il ricorso a tale strumento e alla metodologia decisionale che lo accompagna, potrà contribuire, anche in Italia, a supportare le città nel definire le migliori strategie di rinnovamento sostenibile dell'ambiente costruito. Il principio di contestualizzazione alla base del sistema di valutazione Sustainable MED Cites parte dalla considerazione che ogni contesto locale ha priorità, storia, condizioni climatiche e condizioni socio-economiche diverse rispetto ai temi della sostenibilità. Tali specificità devono trovare riscontro nel processo di valutazione e di pianificazione per garantire soluzioni sostenibili a lungo termine. Per accompagnare le pubbliche amministrazioni nell’utilizzo del sistema di indicatori, della piattaforma on-line e della metodologia decisionale il progetto finanziato dal Programma ENI CBC MED mette inoltre a disposizione un sistema di formazione, con materiali didattici predisposti ad hoc e con corsi on-line rivolti sia a tecnici che a decisori”.

Si sono già create sinergie con altri progetti di capitalizzazione ENI CBC MED? 
La partnership di Sustainable MED Cities ha avviato un confronto e scambio di esperienze con quattro progetti ENI CBC MED attualmente in corso: GreenBuilding, Med-EcoSuRe, SOLE, SEACAP4SDG. Con ciascuno di questi progetti, si sono già svolti incontri online per condividere obiettivi e risultati di interesse comune e definire le possibili sinergie. I quattro progetti hanno poi partecipato ad una sessione del seminario internazionale “SBE22 - Sustainable Mediterranean Cities” svoltosi a Sousse (Tunisia, 19 Ottobre 2022) dedicata al confronto di esperienze e dei risultati ottenuti. Con il progetto SEACAP4SDG la collaborazione avviata ha portato all’erogazione nel mese di Novembre 2022 di un corso online di 4 ore per presentare il sistema di indicatori e gli strumenti di Sustainable MED Cities. Essi fanno infatti parte dell’insieme di soluzioni selezionate da SEACAP4SDG per essere sperimentate dalle città del Mediterraneo per aggiornare i propri piani per la sostenibilità e l’efficienza energetica”.

In riferimento alla programmazione europea 2021-2027, ci sono casi pilota che in futuro potranno contribuire ai processi di rigenerazione socio-economica nell'area del Mediterraneo, considerato il contesto segnato dalla pandemia COVID-19 e dalla recessione economica globale?
Il sistema di valutazione Sustainable MED Cities ha un approccio olistico e, oltre agli indicatori di sostenibilità ambientale, quali il consumo energetico e le emissioni di gas serra, esso include indicatori economici e sociali. Le tre città pilota che stanno già sperimentando l’applicazione degli strumenti e della metodologia di decision-making nel progetto Sustainable MED Cities (Irbid in Giordania, Sousse in Tunisia e Moukhtara in Libano) rappresentano esempi significativi di buone pratiche trasferibili ad altre realtà urbane nell’area del Mediterraneo. Esse infatti corrispondono a diverse tipologie di città (grande, media e piccola) e i risultati della sperimentazione nelle tre città possono contribuire a fornire indicazioni utili per l’attuazione di processi di rigenerazione socio-economica nell’area del Mediterraneo”. 

Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana. 
 

Pubblicato il 21 giugno 2023