Sostegno alle imprese: il modello MEDSt@rts per competitività e sviluppo

75 nuove micro, piccole e medie imprese – distribuite tra Italia, Tunisia, Libano, Grecia, Palestina – e 225 nuovi posti di lavoro. Sono ambiziosi i numeri del Progetto “Med microfinance support system for start-ups” (MEDSt@rts) ed altrettanto promettenti le idee di sviluppo di un nuovo modello di sostegno alle imprese, ispirato alla finanza etica ed ai principi di solidarietà.

"I beneficiari finali saranno i titolari delle nuove imprese e, a diverso titolo, i rappresentanti delle autorità locali e delle comunità individuate rispettivamente in Sardegna, nel Governatorato di Sfax, nel Governatorato del Sud Libano, nella Prefettura di Achaia ed in Palestina” spiegano gli esperti del partner italiano “Fondazione di Sardegna” Daniele Tronci (Addetto Area Amministrazione, Finanza, Controllo e Gestione del Patrimonio Finanziario) e Pietro Disi (Communication Manager).

Al centro di ogni azione, dunque, ci sono cittadini, studenti delle scuole superiori e delle università, fornitori di servizi di collocamento locali, camere di commercio e altri soggetti economici. “Tutti loro verranno coinvolti nelle attività progettuali per sostenere la creazione di nuove opportunità economiche, garantire la crescita del capitale economico e sociale, nonché rafforzare lo sviluppo delle capacità istituzionali – dicono Tronci e Disi – Il fine è, pertanto, sostenere l’imprenditoria locale supportando l'accesso al credito di persone considerate non bancabili”.

Si può parlare di finanza inclusiva?
“Sì. La creazione di un programma comune transnazionale, che si configura come un sistema alternativo di finanza inclusiva, è basata sul coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private, soggetti imprenditoriali e del terzo settore, in un sistema relazionale rafforzato dalla creazione di un network mediterraneo di attori della microfinanza: si tratta di strumenti caratterizzati dal dialogo e dalla cooperazione per far fronte a sfide comuni. Dal punto di vista dell’accesso al credito, in particolare, idee d’impresa e MPMI delle due sponde del Mediterraneo subiscono vincoli più significativi di quelli riscontrati in altre aree da realtà analoghe. Anche le startup più innovative e guidate da giovani imprenditori sono spesso escluse dai tradizionali canali di finanziamento. MEDSt@rts nasce proprio con questa consapevolezza e punta a individuare soluzioni più innovative, sostenibili ed inclusive per contribuire allo sviluppo, non solo economico, del Mediterraneo”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza ENI CBC MED sul territorio di intervento, in Italia?
“Il progetto mira a formare le figure di supporto alle MPMI e a far nascere 75 nuove imprese (15 per Paese di intervento), seguendo i destinatari dall’affinamento dell’idea progettuale fino ai primi passi nel mercato. In Italia l’ambito di intervento sarà rivolto alle imprese della Sardegna. Inoltre, sia lo studio dei sistemi mediterranei che il Network di attori della microfinanza permetteranno di approfondire le best practice e di elaborare nuovi strumenti per sostenere, attraverso il Programma comune, le micro, piccole e medie imprese nazionali. Le attività progettuali mirano inoltre ad avere un impatto diretto, tanto sul mondo imprenditoriale e finanziario quanto su quello istituzionale, garantendo alle autorità nazionali e locali nuovi strumenti di supporto”.

In che termini si potranno rafforzare le capacità istituzionali in ambito finanziario?
“Garantendo un coinvolgimento attivo dei membri delle comunità locali e delle autorità pubbliche del Mediterraneo. In particolare, il Network lavorerà a stretto contatto con le istituzioni impegnate nel settore finanziario, che potranno introdurre specifiche disposizioni per superare i vincoli individuati. Inoltre, la visione regionale condivisa su problemi comuni e i nuovi strumenti di dialogo favoriranno, nel medio e lungo periodo, una maggiore integrazione transfrontaliera tra le istituzioni - locali e nazionali - e gli attori della microfinanza”.

Cosa accadrà, invece, per i giovani con idee manageriali?
“MEDSt@rts immagina di raccontare le storie di giovani disoccupate e disoccupati capaci di cambiare la propria condizione grazie alla forza di idee imprenditoriali innovative. Sono i soggetti economicamente più fragili al centro, sono loro ad essere affiancati e supportati attraverso un sistema di sostegno realmente inclusivo, pienamente strutturale e funzionale rispetto all'accesso al credito, ispirato ai principi della finanza etica e della solidarietà. La visione di MEDSt@rts contribuirà così a consolidare un approccio virtuoso tra regioni che vivono criticità comuni. Nella fase finale conclusiva sarà altrettanto utile offrire visibilità alle idee di impresa finanziate, per rendere evidente il contributo del Programma di Vicinato e gli impatti economici e sociali della buona cooperazione euromediterranea”.

Sono nate sinergie con i progetti GIMED e IPMED in tema di sviluppo e competitività delle start-up e delle MPMI. Immaginate prospettive condivise?
“Sono numerosi e significativi gli aspetti comuni riscontrati nel cluster meeting, anche nell’impostazione del lavoro e degli interventi. Tali sinergie potranno essere ulteriormente valorizzate e sviluppate attraverso un’azione strategica di implementazione dei diversi progetti. In particolare, con il progetto GIMED vi è un partner comune (LEADERS, organizzazione palestinese), che potrà a sua volta favorire lo scambio di buone pratiche da un progetto all'altro: con tale partnership si è già discusso sullo sviluppo di azioni comuni”.

Approfondimenti sul progetto.

Pubblicato il 11 giugno 2020