Progetto TEC-MED, l’innovazione delle politiche sociosanitarie

Unico partner italiano nella rete del progetto "Development of a Transcultural social-ethical-care model for dependent population in Mediterranean basin” (TEC-MED), la Saint Camillus International University of Health Sciences è la più giovane Università con sede in Roma esclusivamente dedicata alle Scienze Sanitarie.

L’Ateneo accoglie una vasta platea di studenti provenienti da oltre 50 paesi del mondo, molti dei quali in via di sviluppo, e li prepara ad essere medici ed operatori della salute – spiega Valentina Foscoli, TEC-MED Project Coordinator – Siamo un esempio concreto di come la medicina possa rappresentare un efficace strumento per favorire la cooperazione internazionale e l’integrazione fra i popoli. L’iniziativa Standard finanziata dal Programma ENI CBC MED è stata l’occasione per la creazione di un network di organizzazioni e università che lavorano nel campo dell’assistenza socio-sanitaria, ponendo le basi per sinergie che proseguiranno oltre i limiti temporali del progetto stesso, e di fatto permettendo che 28mila persone nel bacino del Mediterraneo abbiano beneficiato di una serie di interviste con specialisti e interventi di varia natura giudicati positivi da chi li ha ricevuti”.

TEC-MED, infatti, sviluppa un quadro di intervento socio-etico innovativo e sostenibile che migliora e adatta le politiche di assistenza sociale per affrontare il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione, supportando in particolare categorie di persone vulnerabili, per esempio gli anziani affetti da malattie croniche e non protetti dalla rete familiare. Il vostro, quindi, è un nuovo modello organizzativo, progettato per incoraggiare la cooperazione ed il partenariato tra istituzioni pubbliche ed attori dell'assistenza sociale?
Sì, le connessioni che si sono stabilite tra i partner del progetto permetteranno la realizzazione di un piano di capitalizzazione del Modello e della Piattaforma TEC-MED che, auspicabilmente, potranno essere utilizzati ancora e in regioni più vaste di quelle coinvolte attualmente. Rimane, dunque, un prodotto di cui si è verificata l’efficacia, ma anche un patrimonio intangibile di conoscenze, relazioni umane e capitale sociale”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza ENI CBC MED sul territorio di intervento, in Italia?
L’impatto è quantificabile e qualificabile già ora, poiché abbiamo avuto dei riscontri diretti da parte dei beneficiari finali in merito alla funzionalità dell’accertamento sociosanitario e degli interventi ricevuti. In linea generale, infatti, gli anziani ed i caregiver coinvolti hanno espresso apprezzamento per l’interesse ricevuto e per la validità degli interventi effettuati, sia dal punto di vista fisico, che informativo ed educativo. Qualora fosse possibile promuovere ed applicare ulteriormente il Modello TEC-MED – estendendo il campo di azione al livello nazionale – si avrebbe la possibilità di fornire un servizio ad una porzione più consistente della popolazione italiana”.

Fate leva, pertanto, su integrazione transfrontaliera  e rafforzamento delle capacità istituzionali?
TEC-MED promuove senza dubbio l’integrazione transfrontaliera, dimostrando anzi che non soltanto la collaborazione nell’area del Mediterraneo è proficua, ma confermando che la regione del nostro mare è accomunata da valori, pratiche e conoscenze comuni che possono essere sfruttate ed appunto integrate a favore delle popolazioni che la abitano. Allo stesso tempo le istituzioni hanno beneficiato di un dialogo costante con gli attori dell’assistenza sociosanitaria, fornendo e soprattutto ricevendo feedback dal Modello proposto dal progetto. In questo modo è stato possibile instaurare un tavolo di discussioni in cui presentare le proposte della ricerca ed i suoi risultati che, auspicabilmente, si tradurranno in un potenziamento ed una revisione delle politiche e delle linee di indirizzo istituzionali”.

Quali sono e dove sono localizzati i beneficiari finali del vostro progetto?
I beneficiari finali del progetto TEC-MED sono anziani (65+) dipendenti e/o a rischio di esclusione sociale, insieme ai loro caregiver, sia formali che informali. Attraverso la fase di azioni pilota sono stati reclutati beneficiari in ciascuno dei sei Paesi partecipanti al progetto (Spagna, Egitto, Grecia, Italia, Libano, Tunisia). UniCamillus quale partner italiano ha coinvolto persone che rientrano nel bacino d’utenza della ASL Roma 6 per cui localizzati nel territorio che comprende i comuni di Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri".

Qual è il punto di forza di TEC-MED?
Il progetto lascerà in eredità un modello sociosanitario che fa dell’integrazione e dell’uso dei servizi del territorio il suo punto di forza. Le persone coinvolte direttamente quali i beneficiari finali e gli operatori sanitari nonché i portatori di interesse del progetto hanno avuto l’opportunità di verificare come un’iniziativa fondata sugli stessi valori di integrazione ed eticità e di rispetto delle tradizioni culturali possa essere una spinta per l’innovazione delle politiche sociosanitarie”. 

Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana. 
 

Pubblicato il 21 marzo 2023