Plastic Busters CAP promuove Clean up the Med, aderisci alla campagna!

Dal 12 al 14 maggio 2023 si rinnova l'appuntamento con la campagna Clean up the Med, una delle più importanti iniziative ambientali di citizen science di Legambiente giunta alla sua 30^ edizione.

La campagna mira a difendere l’ecosistema del Mar Mediterraneo dal marine litter tramite la rimozione fisica dei rifiuti sui litorali, per restituire spiagge, coste e scogliere più pulite alle comunità. Ulteriore obiettivo chiave è sensibilizzare ed educare le comunità locali sugli effetti che alcune attività umane, in particolare la cattiva gestione dei rifiuti sulla terraferma, possono produrre se non regolate da vincoli precisi, necessari per tutelare la salute del mare. 

Per l’Italia, anche quest’anno, la Clean Up The Med si declina con la storica campagna di Legambiente, Spiagge e Fondali Puliti, che negli ultimi due anni (2021-2022) ha coinvolto oltre 3mila volontari, organizzando circa 200 iniziative, ripulendo oltre 80km di spiagge.

La campagna di azione e sensibilizzazione che fino ad ora ha visto aderire oltre ottanta organizzazioni, provenienti da 16 Paesi diversi (Italia, Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Giordania, Libano, Libia, Malta, Stato di Palestina, Spagna, Tunisia, Turchia, Portogallo e Israele), torna dunque per un fine settimana di mobilitazione coinvolgendo associazioni, università, comuni, enti pubblici, scuole e cittadini.

A caratterizzare questa 30^ edizione di Clean Up The Med si aggiunge un ulteriore elemento, il passaggio di testimone tra due progetti europei dedicati alla lotta ai rifiuti marini nel Mediterraneo. Infatti, negli ultimi tre anni (2020-2022), la campagna è stata svolta nell’ambito del progetto COMMON durante i quali ha visto oltre 2mila volontari provenienti da 20 paesi del Mediterraneo prendere parte alle attività di pulizia delle spiagge, rimuovendo 10 tonnellate di spazzatura su quasi 24mila km di costa. Quest’anno la Clean Up The Med è promossa da Plastic Busters CAP, progetto di capitalizzazione sempre finanziato dal Programma Eni CBC Med che coinvolge 7 Paesi (Italia , Grecia, Spagna, Egitto, Tunisia, Libano, Giordania) e con l’obiettivo di favorire la condivisione di un abaco di buone pratiche per gestire in maniera sostenibile il problema dei rifiuti marini nel Mediterraneo.

"Per l’Università di Siena e l’iniziativa Plastic Busters Cap, sostenuta da Union for Mediterranean, l’evento Clean Up the Med  rappresenta un importante ponte di collegamento fra le due sponde del Mediterraneo – afferma Maria Cristina Fossi, Direttore Scientifico del Progetto Plastic Busters Cap - In particolare, questa azione di sensibilizzazione è strettamente collegata alle attività di monitoraggio del mare che utilizza delle tecniche armonizzate tra le due sponde del bacino, nate con il progetto Plastic Buster MPA, sviluppate nel sud del Mediterraneo con il progetto Common e diffuse e validate in molti paesi attraverso l’iniziativa Plastic Busters Cap. Un processo lungo 30 anni quello di Clean Up The Med e che da 10 anni, insieme con i programmi Plastic Busters, ha costruito un lavoro che oggi permette l’uso di uno stesso linguaggio e di una comune metodologia che garantisce un maggior dialogo fra i paesi del Mediterraneo e un’importante base per realizzare azioni comuni di mitigazione".

Approfondisci su EniCbcMed.

Modulo di partecipazione alla campagna  Clean Up The Med.
 
Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana.
 

Pubblicato il 03 maggio 2023