Innovazione nei programmi CTE, Adriatico e Mediterraneo al centro di sfide strategiche

“ENI CBC MED guarda all’innovazione come un fattore in grado di contribuire a quel processo di coesione e di integrazione dei paesi che si trovano ai confini esterni dell’Unione europea. Siamo in una fase di maturità, che supera gli interventi di cooperazione alla sviluppo e punta alla realizzazione di progetti pilota, esperienze dimostrative, impatti concreti sui territori. Ecco che l’innovazione caratterizza ENI CBC MED attraverso azioni mirate, non solo nel sostegno alla ricerca ed sviluppo tecnologico, nella tutela dell'ambiente, nello sviluppo delle Piccole e Medie Imprese e competitività, ma anche nella promozione dell'inclusione sociale e lotta alla povertà”. Così Claudio Polignano – Regione Puglia, National Contact Point dell’ampio Programma di Vicinato – intervenendo al workshop “Adriatico e Mediterraneo, mari di innovazione”.

A confronto, lo scorso 18 settembre nell’ambito della 83^ Fiera del Levante di Bari: le Autorità di gestione, i National Contact Point e le esperienze vissute direttamente sul campo da parte degli stakeholder per indagare e comprendere quale contributo l’innovazione, trasversalmente nei diversi settori di intervento, può dare ai programmi di Cooperazione Territoriale Europea.

“La Puglia partecipa a ben 9 Programmi CTE nel 2014/2020, con più di 250 stakeholder pugliesi che sono parte attiva in circa 150 progetti, per un valore di più di 100 Mln € – ha spiegato Domenico Laforgia, Direttore del Dipartimento regionale Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro e, ad interim, del Coordinamento delle Politiche Internazionali – Parlare di innovazione significa, innanzitutto, sostenere la crescita sostenibile a livello economico, ambientale e sociale dei Paesi in pre-adesione e Paesi terzi, e garantire pace, prosperità e sicurezza in tutta l’area, per i nostri confini ed il nostro Paese”. Non solo, il prof. Laforgia, ha introdotto i lavori del workshop offrendo innumerevoli spunti di riflessione e collegando il tema della giornata ai fattori chiave della cooperazione in area Adriatico-Mediterranea: cultura e turismo, sviluppo della produttività, ambiente, sistema dei trasporti e connessioni, sanità innovativa, governance, protezione civile, Smart Specialisation Strategy.

Una visione socio-economica così ampia offerta nelle prime battute della giornata, moderata da passaggi puntuali e di scenario da parte di Giuseppe Rubino - Dirigente della Sezione Cooperazione Territoriale della Regione Puglia, ha aperto il confronto e lo scambio di know how entrando nel merito di esperienze e prospettive a lungo termine dei diversi programmi di Cooperazione Territoriale Europea.

“Il futuro programma Italia-Albania-Montenegro potrà essere caratterizzato da una maggiore concentrazione delle risorse sui temi squisitamente transfrontalieri marittimi, in special modo con azioni e servizi concreti destinati ai cittadini e alle imprese dell’area transfrontaliera, e da un utilizzo di procedure più efficaci ed innovative, da un lato concentrando le risorse sulle progettualità con grande impatto strategico, dall’altro semplificando le procedure per piccoli progetti, es. people-to-people, utilizzando costi a forfait e altri opzioni di costo semplificato”. Così Mauro Novello – Coordinatore JS Interreg IPA CBC “Italia-Albania-Montenegro”.

Ambizioso, tra gli altri, il programma di cooperazione transnazionale ADRION che mira alla collaborazione di ben 8 Paesi accomunati da un’area che si estende dal porto di Trieste a Capo Passero (a sud di Tunisi) sulla sponda occidentale, ed a capo Matapan (il punto più meridionale del Peloponneso e di tutta la Penisola Balcanica) sulla sponda Orientale. Ne ha parlato Natalino Barbizzi – National Contact Point, entusiasta di aver promosso una giornata di dialogo tra i programmi CTE e con lo sguardo al futuro, per il raggiungimento di uno spazio Adriatico-Ionio innovativo e intelligente, sostenibile, connesso e pronto ad una migliore governance della Strategia Macroregionale Adriatico-Ionica (EUSAIR).

“Più del 70% delle risorse di Interreg V-A Grecia - Italia 2014-2020 sono investite nell’innovazione a più livelli – ha detto Aggeliki Buotziani, Autorità di Gestione del Programma – Si stanno costruendo, così, interconnessioni innovative fra i territori coinvolti e concreti vantaggi attraverso progetti lungimiranti per una reale crescita in Puglia e Grecia”.

Il workshop si è concluso con uno sguardo al post 2020 grazie al contributo di Maria Prezioso – Università Tor Vergata di Roma / Espon National Contact Point, che è intervenuta sulle azioni di innovazione nelle Politiche Territoriali di Coesione, attraverso scenari specifici, in tema di migrazione, occupazione, formazione, investimenti, monitoraggio.

Interessanti, infine, due visioni di Innovazione nel Mediterraneo: quella creativa e sociale offerta dal Progetto Talia, presentata dal Crescenzo Antonio Marino – Regione Puglia / Dirigente Sezione Ricerca Innovazione e Capacità Istituzionale; dall’altro lato l’approccio di Giovanni Coppini del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamento Climatico di Lecce.

Il workshop è stato organizzato dalla Regione Marche – National Contact Point del Programma ADRION e dalla Regione Puglia – Coordinamento delle Politiche Internazionali.

DOWNLOAD slides presentate nel corso della giornata.

Guarda il video su FB e ascolta le parole di Claudio Polignano – Regione Puglia, National Contact Point di ENI CBC MED. 

Pubblicato il 23 settembre 2019