CROSSDEV e Covid-19: dopo il lockdown, si ripartirà dal turismo di prossimità

“È necessario lavorare sin da ora in un’ottica di resilienza per favorire la ripresa del settore turistico appena possibile. Un modo per farlo, è cominciare dal turismo di prossimità, pensando alle possibili ricadute positive per le economie locali”. Così Gianluca Falcitelli, Director Geographic Area - Middle East and Mediterranean Region del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP), Lead Applicant del progetto CROSSDEV – Cultural Routes for Sustainable Social and economic Development in Mediterranean.

“Con la riduzione delle misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19 – continua – la gente avrà un rinnovato desiderio di uscire, di muoversi, di viaggiare, unitamente ad uno spirito di solidarietà e volontà di contribuire alla rinascita delle stesse comunità locali. Pertanto, sarà importante puntare dapprima sul turismo domestico e di prossimità e, non appena le limitazioni agli spostamenti internazionali verranno rimosse, promuovere una più salda collaborazione transfrontaliera a cominciare dai paesi limitrofi”.

La politica di Vicinato ENI CBC MED, quindi, sarà di supporto a questa mission?
“Gli obiettivi dell’intero Programma europeo non potranno che esserci alleati. Il Mediterraneo è l’elemento che lega in maniera indissolubile i paesi del progetto, per la comunanza di tradizioni, storia, natura e cultura. Le tracce fenicie, romaniche e ottomane, i sapori degli olii e delle spezie, i vitigni e le campane, il mare e i resti di civiltà passate sono solo alcuni dei tratti comuni. Sviluppo socioeconomico, riduzione delle diseguaglianze, dialogo e coesistenza pacifica sono sfide che CROSSDEV intende affrontare in Italia, Libano, Palestina e Giordania, puntando sulle risorse delle aree rurali e sulle destinazioni meno conosciute, aumentando l’attrattività e la competitività turistica”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza sul territorio di intervento, in Italia?
“In Italia il progetto interessa alcune aree costiere ed interne della Via Selinuntina, in Sicilia. Si tratta di zone ricchissime dal punto di vista storico, naturale e culturale, ma che sono ancora oggi afflitte da disoccupazione e che non sono interessate dalle rotte turistiche principali. CROSSDEV si propone di rafforzare le capacità di ospitalità e valorizzazione del patrimonio di questi territori – Castelvetrano, Sambuca di Sicilia e dintorni – così da attrarre i turisti più consapevoli e, soprattutto, creare nuove opportunità di lavoro per le comunità locali, ad oggi spesso costrette all’emigrazione verso il nord Italia o l’estero in cerca di lavoro. A questo scopo è fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni locali (come la Regione Sicilia attraverso il suo Assessorato al Turismo – Soprintendenza del Mare), delle associazioni e organizzazioni del territorio (come ad esempio gli itinerari culturali europei Itervitis e Rotta dei Fenici) e degli operatori economici (tour operator, ecc.)”.

Qual è la strategia per valorizzare proprio l’identità dei territori?
“La presa di consapevolezza del proprio patrimonio culturale, storico e ambientale è il primo passo che le comunità locali sono incoraggiate a compiere per poter decidere come raccontare se stesse ai turisti che arriveranno a scoprire e conoscere i loro luoghi, le tradizioni, le usanze e, non ultime, le persone. In parallelo, il progetto si propone di sostenere le istituzioni nazionali e locali nell’elaborazione di politiche pubbliche per favorire il turismo sostenibile: a questo scopo è importante la partecipazione tra i partner del MIBACT (Ministero italiano per i beni e le attività culturali e per il turismo), così come il coinvolgimento (come partner operativi e partner associati) di università, Ministeri del Turismo, e altre istituzioni pubbliche dei paesi coinvolti nel progetto".

Si sono già create sinergie con altri progetti ENI CBC MED?
“Il Programma include altre 3 iniziative che usano lo strumento del turismo sostenibile come mezzo di sviluppo e, con questi progetti, CROSSDEV ha avviato delle collaborazioni fin dal principio. Si tratta di Medusa, Med Gaims e Med Pearls. Infatti, in Giordania, incontri e scambi di esperienze e metodologie sono stati organizzati fra i rispettivi project manager, sia ad Amman che ad Umm Qais. In Palestina sono state stabilite collaborazioni operative con il partner Wildlife Society del progetto Med Pearls che ha partecipato ad attività organizzate dal progetto CROSSDEV. Inoltre, in più occasioni e fin dall’inizio, i principi e gli obiettivi ENI CBC MED e degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa sono stati considerati valori a cui ispirarsi nella pianificazione ed implementazione delle attività. Penso al coinvolgimento di “IterVitis” (itinerario culturale del Consiglio d’Europa) nella elaborazione del piano operativo ed alle sinergie attivate con la “Rotta dei Fenici” (altro itinerario del Consiglio di Europa). Ulteriori forme di collaborazione verranno sviluppate in futuro, considerato che i paesi coinvolti in CROSSDEV sono comuni anche agli altri progetti ENI CBC MED”.

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Pubblicato il 27 aprile 2020