COMMON contro i rifiuti in spiaggia: la campagna BEach CLEAN per sensibilizzare
Nell’ambito del progetto “COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean Sea” (COMMON), parte la campagna di sensibilizzazione “BEach CLEAN” per affrontare l’emergenza dei rifiuti marini nelle spiagge del Mediterraneo: Maremma e Salento in Italia, l’Isola Kuriat e Monastir in Tunisia, e la Riserva Naturale Costiera di Tiro in Libano.
La campagna è stata presentata il 30 giugno in Italia da Legambiente in sinergia con Goletta Verde, storica campagna di monitoraggio rifiuti marini. L’iniziativa, che prende il via quest’estate e durerà fino al 30 settembre, nasce dalla necessità di tutelare il patrimonio ambientale delle spiagge e promuove un dialogo costruttivo con gli stabilimenti balneari e con i turisti, partendo dalla condivisione di un decalogo con dieci buone pratiche da seguire per una corretta gestione dei rifiuti e per sensibilizzare sulle conseguenze di una cattiva raccolta differenziata e dell'abbandono.
Le dieci regole d’oro proposte nel decalogo, in formato poster, verranno affisse nei principali stabilimenti turistici e balneari italiani, libanesi e tunisini. Luoghi che, generalmente, subiscono un afflusso turistico molto alto durante la stagione estiva e le cui coste vedono aumentare la percentuale di rifiuti spiaggiati giorno dopo giorno.
Durante la stagione estiva, infatti, il turismo balneare aumenta il fenomeno del marine litter di oltre il 40%, tanto che la cattiva gestione dei rifiuti urbani si conferma la causa principale – per circa l’85% - della presenza dei rifiuti sulle spiagge italiane, assieme alla carenza dei sistemi depurativi e alla cattiva abitudine di buttare i rifiuti urbani nel wc (8%). Per arginare l’emergenza rifiuti sulle spiagge e, di conseguenza, nei nostri mari, diventa quindi indispensabile partire dalle singole azioni quotidiane. Un turista informato sulle buone pratiche da adottare, insieme a una rete di strutture turistiche consapevoli sulla corretta gestione dei rifiuti, possono fare la differenza.
Il problema dei rifiuti marini incide negativamente su settori economici di vitale importanza, dal turismo alla pesca, causando perdite economiche a individui, imprese e comunità. I 22 paesi dell’area mediterranea, con oltre 450 milioni di abitanti, generano ogni anno fino ad un massimo di 760 kg di rifiuti solidi pro capite, rifiuti che spesso approdano sulle spiagge, danneggiando non solo il patrimonio ambientale, ma anche la biodiversità che il mare custodisce.
Gli stabilimenti balneari che prenderanno parte all’iniziativa, oltre all’affissione del decalogo nei luoghi turistici di competenza, saranno chiamati a prendere parte a un sondaggio, da compilare all’inizio e alla fine della stagione estiva, volto a conoscere e analizzare le condizioni di salute delle spiagge che si affacciano sul Mediterraneo, e a migliorare il rapporto tra gli operatori turistici e l’ecosistema. Un questionario sarà poi dedicato ai turisti, per conoscere le abitudini legate alla loro quotidiana gestione dei rifiuti e per analizzare le principali difficoltà legate al loro corretto smaltimento. Quindi, se siete in vacanza e volete raccontare il vostro rapporto con il mare, potete farlo cliccando qui!
Inoltre, in quest’estate segnata dall’emergenza e dalle regole di distanziamento, un turismo sostenibile passa anche dal corretto utilizzo e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine, il cui abbandono nell’ambiente è segnalato sempre più spesso anche nelle zone costiere. La campagna BEach CLEAN ha l’obiettivo, tra gli altri, di valutare la presenza di questi ‘nuovi rifiuti’ sulle spiagge selezionate, e di sensibilizzare al corretto smaltimento.
Il decalogo:
- Prenditi cura dei tuoi rifiuti
Non abbandonare mai i rifiuti in spiaggia e fai attenzione a non lasciarli andare in acqua. Il 70% dei rifiuti marini del Mediterraneo proviene da attività terrestri.
- Ricicla, riduci, riusa
Fai la tua parte in modo attivo: migliore è la tua raccolta differenziata, migliore è il recupero di materiali dai tuoi rifiuti. Una buona raccolta differenziata può diminuire i rifiuti in mare di almeno il 35%.
- Usa e getta? No, grazie!
Piatti, posate, cannucce monouso li utilizzi per pochi istanti, ma possono inquinare per sempre. Di’ no all’usa e getta: rappresenta più della metà dei rifiuti che si trovano in spiaggia.
- Il mare inizia dal tuo gabinetto
Non gettare mai nulla nel wc: bastoncini per la pulizia delle orecchie, blister di medicinali, assorbenti igienici, lenti a contatto... Gli scarichi potrebbero portarli direttamente al mare!
- Nessun rifiuto in dispensa
Acquista prodotti sfusi, preferisci i cibi freschi ed evita imballaggi in plastica. Usa solo sacchetti ecologici: i sacchetti di plastica sono uno dei rifiuti marini galleggianti più comuni e pericolosi!
- La spiaggia non è un posacenere
I mozziconi di sigaretta sono uno dei rifiuti più trovati sulle spiagge di tutto il mondo. Non buttare mai le cicche in spiaggia!
- I tombini non sono cestini
Carte di caramelle, gomme da masticare, oggetti di ogni tipo: quello che getti in strada, oltre a sporcare la tua città, ha moltissime probabilità di finire nei corsi d’acqua e in mare.
- Bevi green
In Italia l’acqua di rubinetto è buona e controllata. Portala con te in borraccia, oppure acquistala in bottiglie di vetro. Attenzione al tappo: è uno tra i rifiuti di plastica più comuni nei nostri mari.
- Bellezza plastic free
Non usare cosmetici o prodotti da risciacquo con microplastiche all'interno. Leggi l'etichetta: se trovi, ad esempio, polietilene, polimetilmetacrilato, nylon, polietilene tereftalato, polipropilene c'è plastica all'interno!
- Diventa un esempio
L’ambiente è di tutti, prendersene cura insieme è più facile. Trasmetti il rispetto per l’ambiente a familiari e amici. Il tuo esempio è prezioso per ridurre l’inquinamento dei nostri mari. Ricorda: guanti, mascherine e altri Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) non vanno abbandonati nell’ambiente!
Approfondimenti: COMMON project launches ‘BEach CLEAN’, a campaign to reduce marine litter on Mediterranean beaches.
Pubblicato il 01 luglio 2020