Acque urbane in Sicilia, le soluzioni sostenibili NAWAMED

Come fase finale del progetto NAWAMED, il Workshop di formazione tecnica e politica sulla gestione delle acque non convenzionali (NCW) si è tenuto a Siracusa e Ferla (Sicilia) per un totale di 3 giorni (12-14 aprile 2023). 

SVI.MED - Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, in sinergia con Iridra, partner del progetto, e con il supporto dei Comuni di Siracusa e Ferla, oltre che della Rete delle Professioni Tecniche di Siracusa, ha riunito con successo diversi profili professionali, accademici, decision maker e studenti per migliorare le competenze tecniche, promuovere un dibattito comune sulle innovazioni e le politiche idriche e rafforzare una rete di professionisti del settore. 

Durante i tre giorni, più di 70 partecipanti hanno avuto l'opportunità di partecipare alla formazione e alla visita tecnica con il coordinamento, tra gli altri, di Giulio Conte e Anacleto Rizzo (Iridra) e Francesco Giunta (Rete delle Professioni Tecniche di Siracusa). 

I primi due giorni, si sono incentrati su come implementare soluzioni ecosostenibili per la gestione delle acque urbane e sono stati pensati per professionisti che si occupano di edilizia e urbanistica, ma anche ad agronomi e geologi. Il secondo giorno, invece, è stata programmata una visita tecnica alla parete verde (Wall2Water) installata presso l’Istituto Comprensivo Valle dell'Anapo di Ferla.  

Tra i temi discussi, la necessità di fornire maggiori indicazioni sulla gestione e il recupero delle acque piovane, sul drenaggio urbano sostenibile e sulla riduzione e ottimizzazione dei consumi. In questo contesto, è stata sottolineata l’importanza di adottare soluzioni innovative per la gestione dell'acqua a basso costo per i nuovi edifici e adattarle invece alle strutture esistenti. Di conseguenza, questo approccio implica la necessità di concentrarsi non solo sull'offerta, ma anche sulla domanda (che in effetti è stato l'approccio principale della conformità delle politiche europee negli ultimi anni). 

C'è stato anche tempo per discutere alcuni casi studio di interventi, come la Water Plaza (Rotterdam, Paesi Bassi) e il Nuovo Centro Ricerche Kerakoll (Sassuolo, Italia). Infine, la prima sessione ha incluso anche esercizi pratici su come implementare queste soluzioni nell'edificio in cui si è svolto l'evento. È fondamentale evidenziare l'accordo del gruppo sull’importanza di avere un approccio multidisciplinare, il quale richiede la formazione di un team con diverse competenze tecniche, dai geologi agli urbanisti e agli ingegneri, per l'implementazione delle soluzioni indicate.

La visita tecnica è stata seguita con interesse e sono state poste molte domande, soprattutto sulla fattibilità economica dell'impianto pilota e sul suo funzionamento. Con gli studenti dell'Istituto Luigi Einaudi di Siracusa si è tenuto un dibattito congiunto nell'auditorium comunale su alcune delle principali strategie per promuovere il trattamento decentrato delle acque reflue e il riutilizzo delle acque trattate in contesti urbani, che ha sollevato aspetti rilevanti come la sostenibilità a medio e lungo termine.

Il terzo e ultimo giorno è stato dedicato alla presentazione del documento prodotto e convalidato durante il 4° Water Table a istituzioni professionali, comuni e aziende idriche, che sono state anche invitate a partecipare al dibattito che ne è seguito.  Tra i principali temi discussi c’è stata la necessità di garantire una maggiore trasparenza nel processo decisionale - che in ultima analisi richiede l'inclusione di una discussione pubblica e di un dibattito politico tra cittadini e politici, garantendo una pianificazione partecipata come passo fondamentale - o anche la necessità di concentrarsi su 4 elementi molto importanti della cultura e della gestione dell'acqua: tariffe, regolamenti, formazione e promozione della cultura dell'acqua. Inoltre, si è discusso della necessità di adottare 3 strategie (quando possibile) per evitare l’utilizzo di acqua potabile: riutilizzo, infiltrazione e laminazione. Il consenso generale emerso in questo contesto riguarda la necessità di adottare nuovi modi di progettazione degli edifici e delle città per far fronte alle sfide climatiche future, e di incoraggiare l'incorporazione di tali soluzioni nei nuovi edifici.

La collaborazione avviata con il CERSU, il Centro Regionale di Studi Urbani della Sicilia per il quarto Water Table, è l'inizio di un processo che continuerà anche dopo la fine del progetto NAWAMED. 

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Pubblicato il 05 maggio 2023