È online il quarto numero della collana di Outlook Report dell’ARTI, che analizza la filiera pugliese del TAC, indagandone le caratteristiche dimensionali e l’articolazione nei deversi comparti, i punti di forza e i motivi di fragilità, le opportunità di sviluppo.

Settore importante per l’economia regionale - con il 9% del fatturato dell’intero settore manifatturiero pugliese, nel 2018 occupava 23.000 addetti in poco meno di 3.500 unità locali, quasi tutte di piccole e medie dimensioni – il TAC vive da alcuni anni una fase di contrazione, legata a fattori quali la delocalizzazione delle produzioni in Paesi extra Ue, il cambiamento nei consumi dovuto a più generali mutamenti sociali e culturali (come la riduzione dei matrimoni), le trasformazioni tecnologiche dei processi.

Tuttavia, anche a seguito della ulteriore frenata determinata dalla pandemia, la ripartenza della filiera si fa ancora più urgente.

Il Report, nell’evidenziare i punti di forza e di debolezza del TAC pugliese, delinea anche alcune tendenze di sviluppo possibile, che, se intercettate, potrebbero aumentare la competitività delle produzioni regionali sul mercato nazionale e globale.