Focus Puglia
L’agricoltura biologica pugliese rappresenta una delle più importanti realtà a livello nazionale e internazionale. La Puglia è la seconda regione italiana in termini di superfici coltivate con il metodo biologico ed è al terzo posto per numero di operatori biologici.
Nell’ultimo decennio, grazie alle politiche di sviluppo rurale europee, nazionali e regionali, e all’attenzione per l’ambiente dei produttori pugliesi, il settore è passato dai 140.000 ettari del 2009 ai 261.000 ettari del 2019 e, nello stesso periodo, dai 6.300 ai 9.380 operatori. Leggi l'analisi e le statistiche.
In questa filiera, la fase della produzione agricola è prevalente. L'agricoltura biologica pugliese, sin dai suoi esordi, è stata caratterizzata dalla predominanza di produttori agricoli rispetto ad altre tipologie di operatori. Con il tempo, la presenza di produttori-trasformatori è diventata sempre più numericamente significativa, ma meno importante.
Le colture più diffuse sono i seminativi (principalmente cereali), l'olivo e la vite. La zootecnia biologica è ancora limitata anche se, negli anni, ha registrato una lenta crescita. La lavorazione biologica è concentrata principalmente sull'olio extravergine di oliva e sul vino.
Ancora molto bassa la presenza di trasformatori locali, rispetto alla elevata produzione agricola biologica. Il consumo interno di prodotti biologici locali è basso rispetto all’ampia offerta di produzione, in termini di quantità e di diversità di prodotti.
Rispetto al contesto nazionale, la ristorazione biologica e i sistemi di distribuzione pubblica sono alquanto limitati. A svantaggio del miglioramento dell’offerta di prodotti biologici, risulta ancora insufficiente e piuttosto inefficace la cooperazione e la collaborazione tra gli operatori.
Importanti opportunità per lo sviluppo del settore biologico pugliese risiedono nella crescita dell’attenzione dei consumatori per le produzioni ecosostenibili e nel costante aumento dei consumi di prodotti certificati biologici a livello internazionale e nazionale. A tale scopo, risultano rilevanti le programmazioni a internazionali, nazionali e regionali:
- il Piano strategico nazionale sulla agricoltura biologica, finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Mipaaf;
- la programmazione regionale 2014-2020, in particolare, il Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr e il Programma operativo (PO) Fesr-Fse della Regione Puglia.
Il Piano strategico nazionale sull’agricoltura biologica sta sostenendo alcune mense scolastiche nell’offerta di menù con prodotti biologici.
Il Psr Puglia è un forte spin-off sull'agricoltura biologica. La Misura 11 “Agricoltura biologica” (articolo 29) svolge un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali, bilancia la pressione derivante dalle attività agricole e interagisce positivamente con i fattori ambientali (acqua, suolo, aria, biodiversità e paesaggio). Ai nuovi operatori, inoltre, è concesso un sostegno per la conversione.
II PO Puglia non disciplina direttamente il settore biologico, ma sostiene gli investimenti nel settore agro-alimentare, influenzando, indirettamente, lo sviluppo delle imprese biologiche.