L'Osservatorio Conti Pubblici Italiani (CPI) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano pubblica una nota statistica sulla qualità delle istituzioni pubbliche nelle province italiane, misurata attraverso un indice sintetico  denominato Institutional Quality Index (IQI) che assume un valore da 0 a 1. L'IQI si basa su dati oggettivi e considera le variabili associate a: 1) servizi pubblici, 2) attività economica territoriale, 3) giustizia, 4) corruzione, 5) livello culturale e 6) partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nel 2019, tre regioni del Nord-Est registrano i punteggi più elevati: Trentino-Alto Adige (0,89), Friuli Venezia-Giulia (0,85) e Veneto (0,84). Seguono l’Emilia‑Romagna e l’area del Centro e del Nord-Ovest (dove vi è un divario di quasi 0,20 punti tra Lombardia, Marche e Liguria, Lazio). Le regioni peggiori sono nel Mezzogiorno, con alcune differenze: in Abruzzo, Puglia e Basilicata la qualità delle istituzioni è superiore rispetto a Campania, Sicilia e Calabria che registrano valori inferiori a 0,25.  Per gli approfondimenti si può consultare la fonte.