SVIMEZ. Rapporto 2022. L'economia e la società del Mezzogiorno
L'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) pubblica il Rapporto SVIMEZ 2022. Secondo le previsioni della SVIMEZ, nel 2023 il PIL meridionale registrerebbe una diminuzione del -0,4% (dopo il +2,9% del 2021), mentre quello del Centro-Nord un aumento del +0,8% (dopo il +4% del 2022), segnando un forte rallentamento. Il dato medio italiano dovrebbe attestarsi intorno al +0,5%, dopo il +3,8% del 2021. La Svimez parla di effetti territorialmente asimmetrici dello shock energetico intervenuto in corso d’anno, che hanno penalizzato soprattutto le famiglie e le imprese meridionali. Questi dovrebbero riaprire la forbice di crescita del PIL tra Nord e Sud: il PIL dovrebbe crescere del +3,8% a livello italiano nel 2022, con il Mezzogiorno (+2,9%) distanziato di oltre un punto percentuale dal Centro-Nord (+4,0%). I rincari dei beni energetici e alimentari avrebbero come conseguenza un aumento dell’incidenza delle famiglie in povertà assoluta: questa potrebbe crescere di circa un punto percentuale salendo all’8,6%: + 2,8 punti percentuali nel Mezzogiorno, contro lo 0,3% del Nord e lo 0,4% del Centro. In valori assoluti si stimano 760 mila nuovi poveri causati dallo shock inflazionistico (287 mila nuclei familiari), di cui mezzo milione al Sud. Per la Puglia, la Svimez prevede una crescita del Pil nel 2022 del +3,2%; mentre per il 2023 prevede una diminuzione del prodotto del -0,4%. La crescita tornerebbe positiva nel 2024, anno in cui si prevede un aumento del +0,9%. Tutti i materiali del rapporto sono consultabili per parti. Per gli approfondimenti si può consultare la fonte.
Previsioni PIL regionale, var. % s.d.i. Valori a prezzi costanti
Fonte: Fonte:2020, ISTAT;2021, SVIMEZ; 2022-2024 Previsioni SVIMEZ, modello NMODS-Regio
Pubblicato il 29 novembre 2022