Rete Rurale Nazionale. Credito agricolo regionale. IV trimestre 2023
Rete Rurale Nazionale pubblica il rapporto dell'Osservatorio regionale sul credito agricolo con dati della Banca d'Italia aggiornati a dicembre 2023. Lo scopo è di fornire un aggiornamento complessivo dell’accesso al credito e, in particolare, del settore agroalimentare, confrontando gli anni 2022 e 2023.
A livello nazionale, il credito concesso al sistema produttivo nel suo complesso (esclusi i pronti contro termine, ma incluse le sofferenze), a dicembre 2023 è diminuito del 4,7% su base annua. Per il settore primario, invece, lo stesso stock a dicembre 2023 risulta diminuito del 2,5%. In riferimento poi al credito richiesto dalle imprese agricole per investimenti, che a differenza del precedente aggregato contiene i soli prestiti in bonis, a dicembre 2023 ha segnato un -8,8% su base annua.
Le prime quattro regioni per rilevanza degli stock di prestiti bancari concessi alle imprese afferenti al settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca sono: Lombardia con una quota pari a 18,4%, seguita da Emilia-Romagna (13,5%), Veneto (12,9%) e Toscana (9%). La quota in Puglia è pari 5,3% del totale nazionale.
Gli impieghi (stock) dei prestiti bancari oltre il breve termine concessi alle imprese afferenti al settore, cioè quelli richiesti dagli agricoltori per finanziare i loro investimenti, nell’anno 2023, si sono concentrati in poche regioni: Lombardia (19,2%), Veneto (12,3%), Emilia-Romagna (10,4%), Piemonte (9,2%), Toscana (8,1%), Puglia e Trentino-Alto Adige (entrambe con una quota pari a 6,5%).
Per gli approfondimenti si può consultare la fonte.
Stock di prestiti in bonis e non dell’agroalimentare al 30 dicembre 2023 (milioni di euro) e variazione dicembre 2023/2022 (%)
Pubblicato il 10 settembre 2024