INPS. Analisi dei divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale

L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) pubblica un analisi sui divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale attraverso i suoi dati.  Questo rapporto descrivel’evoluzione del mercato occupazionale femminile dal 2010 al 2022, sia nel settore privato extra-agricolo che nel settore pubblico (dal 2014 al 2021 in questo secondo caso), mettendo in evidenza quali sono gli elementi caratterizzanti la differenza di genere.

Dall'analisi si rileva un gap salariale del 30% delle retribuzioni annue percepite dalle donne rispetto agli uomini. Emerge anche una tendenza delle donne a lavorare meno ore degli uomini (poiché sulle loro spalle ricade una grossa parte di lavoro non retribuito nelle attività domestiche e di cura), una sovra-rappresentazione delle donne nei lavori part time e nei settori che pagano salari bassi e offrono scarse possibilità di carriera. Minore presenza femminile nelle posizioni apicali.

A livello territoriale le regioni del Sud in cui si registrano le quote di contratti part-time più elevate, sia per gli uomini che per le donne, sono la Calabria (64,29% per le donne vs 32,40% per gli uomini), la Sicilia (63,61% nelle donne vs 29,10% negli uomini), la Puglia (58,82% per le donne vs 25,82% per gli uomini) e la Campania (58,11% per le donne vs 28,07% per gli uomini).

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Pubblicato il 05 marzo 2024