Corte dei Conti. La gestione del fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità

La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato pubblica la relazione “La gestione del fondo di sostegno per le strutture semi residenziali per persone con disabilità”, approvata con delibera n.5/2022/G. La Corte dei Conti evidenzia che la situazione pandemica e le relative misure di contrasto hanno causato una forte domanda di protezione sociale diffusa e di tutela delle persone fragili, inizialmente non avvertita con chiarezza. In tale contesto, il legislatore è intervenuto, in via d’urgenza, per assicurare alle persone con disabilità l’accesso ai servizi e la loro continuità su tutto il territorio nazionale. L’esame del fondo di sostegno alle strutture semi-residenziali ha fatto emergere un quadro variegato dell’uso delle risorse disponibili. Per approfondimenti si può consultare la fonte.

"Dei circa 40 milioni di euro trasferiti alle Regioni, soltanto poco più di 17 sono stati erogati alle strutture. Quattro Regioni non hanno dimostrato l’erogazione ai centri semi-residenziali delle risorse acquisite al proprio bilancio, per un importo complessivo di 10.640.000 euro. Le altre hanno utilizzato le risorse assegnate in una percentuale variabile dal 100%, per quelle più virtuose, ad un minimo dell’1%. Di difficile individuazione, rileva ancora la magistratura contabile, le ragioni del parziale utilizzo delle somme rese disponibili in settori, come servizi sociali e sostegno a persone con disabilità, strutturalmente carenti di fondi. La differenziazione a livello regionale e la connessa disomogeneità nell’erogazione dei servizi sociali fa ritenere che l’organizzazione territoriale abbia influito sull’uso efficace e tempestivo delle risorse statali. L’obbligo di rendicontazione a carico delle Regioni e l’esercizio di funzioni di monitoraggio hanno comunque consentito la verifica della corretta utilizzazione dei fondi statali e la riacquisizione, per un’utile riallocazione, delle somme inutilizzate al bilancio dello Stato, stante, a tutt’oggi, la mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni".

Pubblicato il 21 aprile 2022