CGIA. Previsioni di crescita del PIL rispetto al 2019 e al 2022
CGIA (Associazione Artigiani Piccole Imprese) di Mestre pubblica una nota statistica di aggiornamento sulle previsioni di crescita del prodotto interno lordo in Italia nel 2023 rispetto al 2019 e al 2022, dal titolo "Rispetto al pre-covid, l'Italia è cresciuta più di tutti i big UE", analizzando i dati di fonte Istat e Prometeia.
Secondo l'Ufficio studi della CGIA, tra il 2019 (anno pre-Covid) e il 2023, l’Italia ha segnato una variazione del Pil del +3%, contro il +2,3% della Spagna, il +1,8% della Francia e il +0,7% della Germania. La media europea ha registrato +3,5%. Nel 2023 la previsione di crescita, rispetto al 2022, dell'Italia dovrebbe essere del +0,7% un dato nettamente inferiore al +2,4 stimato alla Spagna e leggermente più contenuto rispetto al +1 in capo alla Francia. La Germania, invece, con una variazione del -0,3%, rimane in recessione.
A livello territoriale, la regione, che meglio delle altre, è cresciuta in questi ultimi 4 anni è stata la Lombardia (+5,3%); seguono l’Emilia Romagna con il +4,9%, la Puglia con il +3,9%, il Friuli Venezia Giulia con il +3,5%, il Trentino Alto Adige con il +3,4% e il Veneto con il +3,3%. Tra le 20 regioni presenti in Italia solo la Liguria e la Toscana non hanno ancora recuperato (-0,8% la prima e -2% la seconda).
Rispetto al 2022, il Pil è destinato a crescere soprattutto in Lombardia e in Veneto (+0,9% per entrambe). Seguono Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Lazio tutte con il +0,8%. In Puglia si stima una crescita del +0,5%.
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Pubblicato il 20 dicembre 2023