Nell’anno 2020, con il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali n. 6277 dell’08 giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 155 del 20/06/2020, è stata adottata la metodologia per l’identificazione delle aree soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle aree montane ed è stato predisposto il relativo elenco dei Comuni interessati.

Per la predisposizione del citato elenco, è stata utilizzata una nuova metodologia. In merito è opportuno consultare le Linee Guida Nazionali “Il fine-tuning delle zone soggette a vincoli naturali – art. 32.3, Reg. UE n. 1305/2013”.

Il lavoro svolto secondo la metodologia definita dalle citate Linee guida e propedeutico alla emanazione del D.M. 6277 dell’08/06/2020 ha quindi condotto alla predisposizione di un elenco dei Comuni della Puglia soggetti a vincoli naturali significativi diversi dalle zone montane dopo la fase di fine tuning e inclusi nel Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali dell’ 8 giugno 2020 (GU Anno 161° - Numero 155 del 20 giugno 2020), elenco successivamente modificato e sostituito con DM n. 591685 dell’11/11/2021.

Per chiarezza applicativa e per esigenze di armonizzazione, con la DDS n. 64 del 12.04.2023 è stato recepito, nella disciplina del riconoscimento della qualifica di IAP, l’elenco dei Comuni pugliesi soggetti a vincoli naturali significativi, modificando l’allegato 2 delle Linee Guida approvate con Determinazione del Dirigente della Sezione Alimentazione n. 49/2016.

Le agevolazioni previste per gli imprenditori agricoli che operano nelle ex “zone svantaggiate”, oggi denominate come “soggette a vincoli naturali significativi”, sono quindi applicate in favore degli imprenditori agricoli che operano nei Comuni elencati nell’Allegato 2, modificato. Sono fatti salvi, altresì, i Comuni classificati come montani o parzialmente montani, in quanto rientrano nella lettera a) dell’art. 32 Reg. (UE) 1305/2013.

Le modifiche all’elenco discendono direttamente dall’applicazione dei Decreti Ministeriali citati, pubblicati sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste